Ddl professioni sanitarie. Conaps: “No al blocco iter di approvazione”. Dichiarato lo stato di agitazione
“È una legge non onerosa, equa, che blocca l’esercizio abusivo della professione sanitaria e soprattutto prevista anche all’art 3 della manovra economica” sottolinea il Conaps, che ha inviato lettere a tutte le figure istituzioni interessate e chiede un incontro urgente con il ministro Fazio. Coinvolte anche la Federazione Italiana per il superamento dell’Handicap (Fish), CittadinanzaAttiva, e i presidenti dei collegi di infermieri e ostetrici.
20 SET - Il Coordinamento Nazionale delle professioni sanitarie dice no all’ennesimo blocco nell’iter di approvazione del Disegno di legge 1142 per l’introduzione degli ordini nelle professioni sanitarie e dichiara lo stato di agitazione. La prima di una serie di azioni da condurre entro l’anno che culmineranno con una manifestazione nazionale. “Nel denunciare l’ennesima incapacità della classe politica di produrre leggi utili ed eque come quella sull’istituzione degli Ordini professionali in ambito sanitario – hanno dichiarato Antonio Bortone e Tiziana Rossetto, presidente e vicepresidente Conaps – cogliamo l’occasione per annunciare a tutti, politici, iscritti alle associazioni coinvolte, e soprattutto ai cittadini, che le professioni sanitarie non intendono subire passivamente questo stato di cose, questo stallo legislativo ingiustificato e lesivo della salute delle persone”. Nell’azione di rivendicazione del provvedimento atteso da 17 anni, sono coinvolti anche la Federazione Italiana per il superamento dell’Handicap (Fish) e CittadinanzaAttiva, oltre che tutti i presidenti dei collegi (Infermieri e ostetrici).
Per intensificare la loro azione il Conaps ha poi inviato lettere a tutte le figure istituzioni interessate, tra cui i capigruppo del Senato, la presidenza del Senato, la relatrice del provvedimento, la senatrice Laura Bianconi. Chiesto inoltre un incontro urgente con il ministro Fazio al quale il Coordinamento delle professioni sanitarie riconosce impegno e dedizione in merito all’iter del Ddl ribadendo “la ferma determinazione ad intraprendere qualsiasi forma di protesta, qualora l’iter dello stesso del provvedimento non dovesse riprendere celermente”.
“Le chiediamo – scrive il Conaps al capogruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri – di dimostrare coerenza e responsabilità politica nel far riprendere l’iter del provvedimento in questione. Cittadini esposti al violento esercizio abusivo della professione sanitaria e tutti i Professionisti ancora beffati e discriminati rispetto al restante mondo intellettuale, non hanno più tolleranza e sopportazione da esercitare. È una legge non onerosa, equa e soprattutto prevista anche all’art 3 della manovra economica di recente promulgazione. Il processo di liberalizzazione delle professioni non può essere un reale motivo di ripensamento: in Europa, dove questo processo è già in atto, le professioni che operano per la salute sono ordinate e regolamentate. Basta prenderci in giro. Qualora non servisse più il sistema ordinistico per come funziona in Italia, si abolissero subito tutti gli Ordini. In caso contrario, anche in attesa di un eventuale processo riformistico, si istituissero gli Ordini mancanti, come previsto dal Ddl1142, attesi da oltre vent’anni per una colpevole responsabilità bipartisan”.
20 settembre 2011
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