Campania. Federfarma: Nicola Stabile nuovo presidente regionale
Si risolve la lunga crisi dei vertici campani (vedi articoli precedenti nella sezione Campania del nostro giornale) dopo le dimissioni di De Iorio e la sua rinuncia a ricandidarsi con tutte le polemiche che ne sono seguite. A guidare i farmacisti campani sarà colui che ha guidato l’associazione di titolari come presidente regionale dal 2006 al 2013.
26 GEN - Tutto come previsto:
Nicola Stabile, farmacista partenopeo, è il nuovo presidente di Federfarma Campania. La designazione è avvenuta oggi dall’assemblea dell’associazione. La designazione è avvenuta all’unanimità per acclamazione.
Il Consiglio direttivo è completato dal vicepresidente
Mario Flovilla, confermato nel ruolo assunto anche durante l’ultima consiliatura guidata da
Di Iorio, dal segretario
Maurizio Manna e dal tesoriere
Ernesto Panaro.
“L’elezione all’unanimità – ha dichiarato Stabile – mi assegna una grande responsabilità in un momento in cui la categoria è chiamata ad affrontare importanti sfide e a cui deve arrivare in maniera coesa. Mi auguro, e ne sono certo, che tutte le componenti delle associazioni Federfarma della Campania diano il loro apporto. Un grazie va a tutti i consiglieri che hanno voluto indicarmi all’unanimità come nuovo presidente e in particolare al presidente uscente Di Iorio che ha lavorato negli ultimi tre anni a favore della categoria”.
Per Nicola Stabile si tratta di un ritorno allo stesso ruolo ricoperto come presidente regionale di Federfarma Campania dal 2006 al 2013. L’elezione di Stabile all’unanimità conferisce dunque nuova coesione all’associazione di categoria dopo le spaccatura segnata agli inizi di gennaio dalla componente sannita seguita da quella irpina e casertana, culminata con le dimissioni dell’ex presidente
Michele Di Iorio peraltro confermato nei giorni scorsi a capo dei Federfarma Napoli. Proprio Di Iorio ha sostanzialmente ispirato la candidatura, poi condivisa da tutti, di Stabile al ruolo di vertice regionale.
Nel discorso di insediamento Stabile ha rimarcato la necessità di unire le forze per trovare nel dialogo e nel confronto costruttivo con la controparte regionale la soluzione ai principali nodi sul tappeto.
A cominciare dall’accordo per la Dpc (distribuzione farmaci per conto delle Asl), il pomo della discordia che ha portato alla sfiducia verso Di Iorio considerato troppo morbido verso i commissari che nell’agosto scorso avevano adottato il decreto 97 del 2016, contro il quale tutte le associazioni provinciali di categoria (Napoli compresa, con l’appoggio di Fedderfarma nazionale) avevano presentato ricorso al Tar.
Ora Stabile dovrà ricomporre tutte queste sfumature e la designazione per acclamazione è un buon viatico. “Per me – commenta a caldo – si tratta di una gratificazione personale importante, e mi impegna a essere presente più possibile nella interlocuzione privilegiata con la Regione e la struttura commissariale. Con la dialettica e il dialogo potremo affrontare tutti gli ostacoli anche in considerazione del fatto che a reggere le sorti dell’ufficio centrale regionale è un farmacista (
Ugo Trama, nominato due mesi fa dal presidente della regione
Vincenzo De Luca) ex direttore del servizio farmaceutico della Asl Napoli 1”.
Una prima battaglia su cui si misurerà Stabile? “Il rinnovo dell’accordo per la distribuzione dei presidi per diabetici e il ritorno dei prodotti aproteici per nefropatici nei Lea”.
“Abbiamo riportato Nicola Stabile alla presidenza – commenta infine
Tommaso Cusano presidente di Federfarma Benevento che ha in qualche modo guidato la fronda dei ribelli che avevano contestato Di Iorio - che all’epoca fu sfiduciato perché era troppo schierato sulle posizioni di Federfarma Napoli. L’equilibrio dei poteri lo abbiamo ottenuto con l’assegnazione della segreteria a Benevento, della vicepresidenza ad Avellino e della tesoreria a Caserta”.
Intanto sul fronte del ricorso al Tar contro il decreto 97 si registra la rinuncia alla sospensiva del provvedimento commissariale per abbreviare i tempi di una discussione di merito che dovrebbe essere fissata a breve dal tribunale amministrativo regionale della Campania a fronte di una possibile sconfitta in prima battuta considerando anche che Benevento non ha firmato ancora quel contestato accordo regionale.
Ettore Mautone
26 gennaio 2017
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