SMI a Gentiloni: discontinuità con il passato, la sanità finora troppo assente per il governo
“E’ necessario analizzare correttamente la domanda di salute, prevedere risorse adeguate e coinvolgere i medici nella governance del sistema”, lo ha detto il segretario generale Smi, Pina Onotri al termine della riunione con la delegazione incaricata del rinnovo contrattuale, facendo appello al nuovo Premier Gentiloni. Queste sarebbero le uniche condizioni che permetteranno alla trattativa per la nuova convenzione di andare a buon fine.
16 DIC - Stabilizzare i lavoratori precari, raccogliere le risorse per rinnovare contratti e convenzioni e avviare una riforma dell’emergenza sanitaria. Un’unica battaglia con tre obiettivi precisi da raggiungere, prima che il sindacato Medici Italiani (Smi) possa dichiarare vittoria. Risultati che il segretario generale Smi,
Pina Onotri, ha illustrato al termine della riunione con la delegazione incaricata del rinnovo contrattuale, riunitasi a Roma, il 16 dicembre.
Alla fine dell’incontro Onotri ha colto l’occasione anche per esprimere un giudizio sul nuovo Governo Gentiloni e sulla conferma del ministro
Lorenzin: "Sia chiaro - ha detto - serve discontinuità con il passato e nuove idee. Se il Governo riuscirà a rompere con la pesante eredità dei precedenti Esecutivi, se interverrà con decisione contro il caos e le fughe in avanti delle Regioni, allora, forse, si creeranno le condizioni per dare risposte concrete a tre priorità. La prima è quella di stabilizzare i precari, un esercito di medici in scadenza ogni sei-dodici mesi, che consentono il buon funzionamento dei nostri ospedali da molti anni. Poi - ha continuato Onotri - è necessario prevedere risorse adeguate per il rinnovo di contratti e convenzioni: le attuali sono insufficienti dopo 10 anni di blocco degli accordi lavoro. Infine, bisogna definire una vera e complessiva riforma delle cure primarie e dell'emergenza che consenta di rispondere in modo efficiente alla mutata domanda di salute. No alla logica dei tagli lineari di posti letto e personale, senza prevedere alternative serie sul territorio, scaricando così tutte le incongruenze sui Pronto Soccorso e sull'emergenza".
"Quindi - conclude Onotri - abbiamo fatto il punto sull'ultima proposta di convenzione presentata dalla controparte pubblica. Chiudiamo la stagione degli scioperi revocati, minano la credibilità dei medici, se si proclamano, si facciano. Serve una vera e forte protesta".
La prossima riunione, per discutere delle trattative con la Sisac, è prevista per il 21 dicembre.
16 dicembre 2016
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