La Fsi al Ministro Lorenzin: “Spezzettare il quesito referendario. Le risorse per la Sanità sono insufficienti”
La Federazioni sindacati indipendenti ha incontrato nei giorni scorsi il ministro della Salute. Si è parlato anche del referendum e per il sindacato il quesito andrebbe "spezzattato", allo scopo di rendere il diritto di voto una scelta maggiormente consapevole. Sulla legge di Stabilità la Fsi ha affermato che le risorse sono insufficienti, e se non aumenteranno è pronta a dare battaglia per un contratto vero e innovativo
07 NOV - Il 4 novembre scorso si è tenuto un incontro tra il Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin e il Segretario Generale della Federazione Sindacati Indipendenti (Fsi)
Dario Luigi Cagnazzo, nell’ambito degli impegni istituzionali previsti dalla Fsi per sensibilizzare il mondo politico sul rinnovo contrattuale e sulle condizioni di lavoro in cui operano i dipendenti. Il confronto è avvenuto sulla legge di Stabilità e sulla riforma costituzionale del Titolo V , oggetto del referendum del 4 dicembre prossimo.
"Possiamo finalmente cambiare le regole - ha dichiarato il Ministro
Lorenzin - , stabilire in modo chiaro cosa deve fare lo Stato e cosa devono fare le Regioni per garantire il diritto alla salute in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, la competenza esclusiva dello Stato diventano le disposizioni generali e comuni in campo sanitario, come i piani diagnostici terapeutici".
Il Segretario Generale, nel suo intervento ha comunque posto l’accento sul fatto che la riforma costituzionale riguarda molteplici argomenti non slegati dal quesito referendario e sarebbe stato utile secondo il suo parere, porre un quesito per ogni punto allo scopo di rendere il diritto di voto una scelta maggiormente consapevole sui contenuti del Referendum.
Per quanto riguarda la Legge di stabilità il Ministro ha evidenziato il netto aumento delle risorse disponibili con la previsione di nuove assunzioni nel comparto sanitario tra medici e infermieri.
"I Dipendenti sono stanchi, dopo 7 anni di attesa per il rinnovo contrattuale si sentono presi in giro –ha dichiarato però
Cagnazzo – le risorse sono insufficienti, e se non aumenteranno daremo battaglia per un contratto vero e innovativo, che tenga conto delle nuove responsabilità che investono i professionisti sanitari. Assumere solo medici e infermieri non basta, la Sanità va avanti anche grazie alle molteplici figure sanitarie, tecniche e amministrative, escluderle non è possibile".
Il Ministro e il Segretario Generale hanno comunque deciso di aggiornarsi ad altra riunione per cercare di migliorare la legge di Stabilità.
Lorenzo Proia
07 novembre 2016
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