L'innovazione al centro dell’evento annuale della Neurochirurgia italiana
Si terrà a Roma, dal 19 al 21 ottobre, presso la struttura congressuale The Church Village, la 65edizione del Congresso nazionale della Società italiana di Neurochirurgia che quest’anno rende un tributo alla neurochirurgia siciliana. Saranno trattati tutti i settori di attività neurochirurgica, con un focus specifico sugli aspetti innovativi
13 OTT - Si terrà a Roma, dal 19 al 21 ottobre, presso la struttura congressuale The Church Village, la 65edizione del Congresso nazionale della Società italiana di Neurochirurgia che quest’anno rende un tributo alla neurochirurgia siciliana, anche simbolicamente rappresentato nel logo da un raggio di luce che unisce Messina a Roma. Responsabili delle Unità Operative della Regione Sicilia, hanno partecipato, infatti, a numerose riunioni non solo allo scopo di qualificarne la partecipazione con le acquisizioni e i progressi della Neurochirurgia siciliana ma anche per proporre alcuni tratti di "sicilianità'" nella gestione complessiva del Congresso.
Sono stati oltre 500 i lavori giunti alla valutazione della commissione scientifica e tra questi la maggior parte è incentrata sul tema dell’innovazione. La neurochirurgia è una delle specialità chirurgiche a più alto impatto tecnologico e innovativo nella medicina moderna.
"Innovazione - ha dichiarato
Francesco Tomasello, Presidente di questa 65esima edizione - non riguarda solo nuovi dispositivi e nuove tecnologie ma anche nuovi protocolli diagnostico terapeutici, nuove metodologie di approccio delle lesioni del sistema nervoso centrale oltre che una buona organizzazione. L’innovazione in neurochirurgia è una sfida ambiziosa. Non siamo politici dell’innovazione ma operatori dell’innovazione e la dobbiamo proporre e praticare".
"Il filo rosso dell’innovazione - ha ribadito
Alberto Delitala, presidente della Società italiana di Neurochirurgia - percorre tutto il Congresso ed ha evidenziato come sia in atto un cambiamento di mentalità verso una neurochirurgia sempre più sicura e di precisone. Si parla oggi di Safe Surgery. La nostra attenzione per la qualità della vita dei nostri pazienti, grazie alle nuove tecnologie che ci consentono di entrare nel cervello e di sapere non solo dove siamo ma anche cosa stiamo facendo, sta crescendo di giorno in giorno".
"Le tecniche più avanzate - ha
Tomasello - consentono approcci minimamente invasivi al cervello, alla colonna vertebrale, al midollo spinale e ai nervi periferici ma gli accessi piccoli potrebbero essere poco utili o inefficaci se non riuscissero a garantire la preservazione dei tessuti, in particolare quello nervoso, e il ripristino delle funzioni neurologiche, riducendo la degenza post-operatoria spesso a uno-due giorni. Per queste ragioni, le nuove metodiche modificano, in molti casi, la percezione dei pazienti sul rischio operatorio e possono rassicurarli sulla possibilità concreta di evitare invalidità neurologiche".
Tutti i settori di attività neurochirurgica, dalla chirurgia spinale alla neuro-oncologia, alla neurochirurgia vascolare, funzionale, traumatologica, pediatrica, alla neuroendoscopia, radiochirurgia, robotica, simulazione virtuale, monitoraggio neurofisiologico, chirurgia dei nervi periferici, saranno trattati in questo Congresso con un focus specifico sugli aspetti innovativi. Un parterre unico che avrà nella sessione plenaria luci e ombre un momento di grande confronto e arricchimento scientifico. Si parlerà di: stent nel trattamento degli aneurismi; meningiomi del basicranio anteriore: approccio endoscopico; telefonini e tumori; mal di schiena; imaging intraoperatorio in neuroncologia e di un’innovazione siciliana che riguarda un’ apparecchiatura in grado di “bombardare” alcune parti del cervello non più con radiazioni ionizzanti invasive ma con gli ultrasuoni che vengono utilizzati per trattare colecisti o calcoli renali.
Lorenzo Proia
13 ottobre 2016
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