Convenzione medicina generale. Snami a Fimmg: “Ci auguriamo che presa posizione dell’ultimo momento sia sincera”
Testa: “Prendiamo atto di chi si sta ‘aggregando’ all’ultimo momento alle nostre storiche prese di posizione. Mi auguro siano atteggiamenti concreti e reali e non sia il solito teatrino per tacitare gli iscritti”.
30 GIU - “Non dobbiamo che ribadire quanto già più volte affermato in tempi non sospetti e prendiamo atto di chi si sta ‘aggregando’ all’ultimo momento alle nostre storiche prese di posizione. Mi auguro siano atteggiamenti concreti e reali e non sia il solito teatrino per tacitare gli iscritti che giustamente si lamentano e sono preoccupati”. È quanto sostiene
Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami in merito alla trattativa sulla nuova convenzione della medicina generale e in riferimento allo
stop posto anche dalla Fimmg che, unico sindacato, non si era opposto all’Atto d’indirizzo.
Avremmo piacere che le posizioni di altri, degli ultimi giorni, simili alle nostre di sempre - ha ribadito
Domenico Salvago, Vicepresidente Nazionale Snami - fossero sincere. Sono comunque perplesso riguardo ai richiami di un sindacato che chiede a tutti noi di procedere insieme in questo momento certamente non facile. Abbiamo infatti riscontri un po’ da tutta Italia che malgrado le proposte pubbliche di fare fronte comune c’è in periferia un atteggiamento di poca correttezza nei nostri confronti in un mix arrogante di menzogne e di distorsione della verità”.
“Questi i nostri No - conclude il Presidente Testa - ad un accordo che dovrebbe nascere da una legge, la Balduzzi, che abbiamo sempre stigmatizzato, al contrario di altri. No a ventuno sistemi sanitari differenti. No ad un accordo in cui non sarà sicura la componente economica; No alla perdita anche di una sola ora o di un solo posto di lavoro; No ad un accordo in cui sia esasperato l’aspetto sanzionatorio per i medici; No ad un accordo in cui non sia normata in maniera precisa la possibilità di un’assistenza sanitaria come quella vigente per alcune esigenze contingenti come la distanza dall’ospedale o situazioni di viabilità particolari; No ad un accordo in cui il ruolo unico veda sovrapposizioni di ruolo e non una chiara distinzione di mansioni; No ad un accordo in cui il rapporto di lavoro comprenda obblighi simili a quelli della dipendenza senza peraltro i benefici della stessa; No ad un accordo in cui non venga normata una soluzione per i giovani medici precari ,anche con la possibilità di essere formati nella medicina generale «extra borsa» e nel contempo la possibilità di continuare a lavorare. No ad un accordo in cui le 38 ore per l’ex continuità assistenziale siano opzionali e non siano chiaramente assicurate e «blindate». No al Medico di famiglia che svolga i turni festivi, prefestivi e notturni!”.
30 giugno 2016
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