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Guardia medica e H16. Smi prosegue protesta: "Schieramento è sempre più amplio e plurale"


Proseguono le manifestazioni organizzate dal sindacato in tutta Italia contro l'Atto d'indirizzo. Oggi evento in Liguria mentre il 9 giugno si terrà in Puglia un convegno. "I tagli alla guardia medica spengono il Servizio sanitario pubblico dalle 24 alle 8".

07 GIU - Proseguono le manifestazioni organizzate dal Sindacato dei Medici Italiani contro l'Atto d'indirizzo per il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia in cui è prevista l'implementazione del modello H16 con la notte affidata all'emergenza urgenza-118.
 
"Oggi - sottolinea in una nota il Sindacato - si è tenuta una manifestazione a La Spezia e Savona, coordinate da Renato Giusto, presidente regionale Smi e Aldo Marenco, segretario provinciale Smi di Savona, contro lo smantellamento della guardia medica notturna. Con l'adesione, tra gli altri, di Sonia Viale, vice presidente e Assessore alla Sanità della Regione Liguria, di Ugo Trucco presidente dell'Ordine dei medici di Savona e gli interventi per lo Smi di Pina Onotri, segretario nazionale e di Ernesto La Vecchia, responsabile nazionale organizzativo".

"Intanto - rileva lo Smi - sulla stessa linea, dall'altra parte del Paese, dura presa di posizione di SMI Puglia e SMI medici in formazione, CGIL, CISL, UIL Pensionati, ANCI Puglia, Confconsumatori Puglia, Adusbef Puglia, Codici Puglia, ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI, AAROI-EMAC, FASSID, FESMED, SIMEU".

"Tutte queste realtà della società civile pugliese - precisa lo Smi - presa visione della proposta di Governo e Regioni, contenuta nell'atto di indirizzo per la medicina convenzionata, denominata "progetto H 16", esprimono notevoli e gravi perplessità e preoccupazione rispetto alla ipotizzata riduzione dell'offerta assistenziale rivolta ai cittadini (in particolare anziani e bambini) nelle ore notturne, nei giorni prefestivi e festivi. Il tentativo di spegnere le luci alla guardia medica porterà alla scomparsa del medico di continuità assistenziale e dello stesso servizio pubblico. Il cittadino socialmente più fragile e malato cronico sarà obbligato a rivolgersi al 118 e/o al Pronto Soccorso, andando a creare un insostenibile carico di lavoro per queste strutture, già gravemente e notoriamente in affanno per la vergognosa carenza delle dotazioni organiche in un settore particolarmente sensibile, quale quello dell'emergenza-urgenza; strutture che dovrebbero comunque essere dedicate ai casi più gravi e diversi da quelli presi in carico dalla Guardia Medica Notturna".

"Per motivare e qualificare le ragioni della ferma opposizione a tale taglio - conclude la nota -, nonché per descrivere le proposte alternative e le azioni che si intendono mettere in campo per contrastare il prosieguo di tale iniziativa ministeriale, è stata organizzata una conferenza stampa il prossimo giovedì 9 giugno, alle ore 10:30, presso la Sala Massari del Comune di Bari".

07 giugno 2016
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