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Ricetta elettronica. Farmacieunite: “Si eliminino anche le fustelle per la completa digitalizazzione della prescrizione”


Questo l'auspicio del presidente dell'associazione, Franco Gariboldi Muschietti, in modo da poter sollevare il farmacista da adempimenti burocratici "ormai inutili e superati". Farmacieunite, facendo il punto sulla ricetta elettronica, ricorda poi come dal 1° marzo sia attivo il sistema messo a punto da Sogei che consente ai cittadini di presentare la prescrizione di un farmaco anche fuori regione, pagando il ticket che competerebbe nella regione di provenienza.

03 MAR - Farmacieunite, in una nota, sottolinea come si stia creando, tra i cittadini e all’interno della stampa generalista, una notevole confusione tra la ricetta elettronica e la circolarità nazionale della ricetta stessa, in vigore dal 1° marzo. Da ieri è infatti operativo il sistema messo a punto da Sogei, che consente di calcolare ticket e regime di esenzione vigente nella Regione di provenienza del cittadino. "Pertanto, adesso - sottolinea Farmacieunite -  i cittadini italiani possono presentare la prescrizione di un farmaco in tutte le farmacie, anche fuori regione, pagando il ticket che corrisponderebbero nella Regione di provenienza".

Per prescrivere un farmaco, il medico si collega a un sistema informatico e, attraverso la compilazione della ricetta, avviene l’associazione tra il codice fiscale del paziente e il numero di ricetta elettronica. Viene quindi stampato un promemoria, con il quale il cittadino si reca in farmacia; il farmacista recupera la prescrizione on-line e dispensa il medicinale.

”In Veneto - dichiara il presidente dell’associazione Franco Gariboldi Muschietti - ormai da due anni è stata avviata la ricetta dematerializzata e il sistema, in linea con le norme regionali e nazionali in materia, ha offerto, con un notevole anticipo rispetto ai tempi previsti, un'occasione per migliorare il servizio al cittadino”.

Ma non è tutto. “Sono 44 le farmacie che nella regione si sono rese disponibili ad effettuare, in via sperimentale, l’utilizzazione di un registro al posto del promemoria cartaceo, primo step dell’eliminazione totale della carta. Si auspica che, in tempi brevi - conclude - si possa arrivare anche all’eliminazione delle fustelle, nell’ottica della completa digitalizzazione della prescrizione, così da sollevare il farmacista da adempimenti burocratici ormai inutili e superati, come quello di conservare le fustelle”. 

03 marzo 2016
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