Enpam. Approvato il bilancio di previsione 2016. Avanzo di 907 milioni
Il patrimonio della Fondazione ammonta ad oltre i 19 miliardi. Approvata anche la riforma strutturale dei compensi: “Farà risparmiare 430 mila euro l’anno”. L’avanzo è inferiore a quello del 2015 a causa della crescita del divario tra spesa per prestazioni previdenziali e le entrate contributive. Ma "era previsto".
28 NOV - L’Assemblea nazionale della Fondazione Enpam ha approvato oggi il Bilancio di previsione 2016. Il documento ha ricevuto 161 voti a favore, 4 contrari e 2 astensioni. Secondo le previsioni, nel 2016 l’avanzo economico dell’Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri sarà pari a 907 milioni di euro, portando il patrimonio della Fondazione a superare quota 19 miliardi (19,2). Ad annunciarlo una nota dell’Ente in cui si afferma che “l’Enpam continua dunque a consolidarsi mentre il dato sull’avanzo, inferiore a quello dell’anno precedente, è principalmente conseguenza della crescita del divario tra spesa per prestazioni previdenziali – in aumento di 138 milioni di euro rispetto a quanto stanziato per il 2015 – e le entrate contributive, che salgono di 67 milioni di euro”.
“Il dato sulla contrazione dell’avanzo – spiega la Fondazione nella nota - non coglie di sorpresa poiché era già previsto nello scenario alla base del bilancio tecnico con cui l’Enpam ha dimostrato la propria sostenibilità a 50 anni, come richiesto dalla riforma delle pensioni del 2012”.
“I ministeri vigilanti – commenta il presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti – hanno certificato non solo che il saldo tra entrate e uscite resterà in positivo, ma anche che nel prossimo secolo la Fondazione arriverà ad accumulare un patrimonio di 100 miliardi. Il paradosso è che la riforma fatta per rinsaldare il patto tra generazioni e garantire una pensione anche ai giovani d’oggi, ci ha imposto da un lato di far stringere loro la cinghia mentre dall’altro ci ha vietato di fare conto sul patrimonio per alleviare il peso dei loro sacrifici”.
L’Ente annuncia infine il risparmio di 430mila euro sul costo degli organi della Fondazione rispetto alla spesa dell’anno scorso, conseguito grazie alle riforme introdotte dal nuovo Statuto. Una taglio ratificato dalla stessa Assemblea nazionale che ha approvato la mozione per la riduzione dei compensi con 151 voti favorevoli, 4 contrari e 7 astenuti.
28 novembre 2015
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