Accordo su tempi di lavoro. Anaao: “Intesa positiva se estesa a Ssn”
Per il sindacato dei medici dirigenti del Ssn, l’intesa può rappresentare uno strumento utile a contrastare il pensionamento e la carenza di medici che si evidenzierà nei prossimi anni. Permetterà inoltre le opportune modifiche organizzative legate alla crescente femminilizzazione della professione, garantendo maggiore flessibilità senza perdita dei diritti acquisiti.
09 MAR - L’Anaao Assomed valuta positivamente l’
intesa sulla conciliazione dei tempi di lavoro e cura familiare raggiunta tra il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi e le confederazioni sindacali, augurandosi che all’accordo facciano seguito reali provvedimenti a favore delle lavoratrici madri ed auspicando che esso non escluda il settore pubblico.
“In Sanità – afferma il sindacato in una nota - è evidente un conflitto, latente o manifesto, tra sistema dei diritti ed organizzazione del lavoro, favorito da politiche governative, ed aziendali, che negano di fatto il part-time e la sostituzione delle gravidanze al di là delle enunciazioni di principio sulla flessibilità e sul valore sociale della maternità”.
L’auspicio dell’Anaao è quindi di “non trovarci di fronte all’ennesima mera iniziativa di facciata, indirizzata a recuperare consensi dopo continui e reiterati tentativi da parte del Governo di ridimensionare il ruolo dei lavoratori e delle istituzioni che li rappresentano e di negare le differenze di genere”. Piuttosto si spera in un’estensione dell’intesa al Ssn. “Per i medici tale intesa, se e quando estesa al SSN, può rappresentare uno strumento utile a contrastare l’attuale fuga in quiescenza e la carenza che si evidenzierà nei prossimi anni considerando anche – conclude l’Anaao - la crescente femminilizzazione della professione cui occorre rispondere con modifiche organizzative che garantiscano maggiore flessibilità nella gestione del tempo di lavoro senza perdere diritti acquisiti”.
09 marzo 2011
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