Precari in sanità. Interrogazione a Commissione Ue. “Dpcm non risolve nulla. Verificare se situazione italiana è in contrasto con direttiva europea”
Presentata dall’eurodeputata Eleonora Forenza con il quesito si chiede alla Commissione europea di verificare che tutta la situazione del precariato in sanità, compreso il Dpcm precari, non sia in palese contrasto con direttiva europea. L’INTERROGAZIONE – ALLEGATO ESPLICATIVO
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"Verificare se tale situazione dei precari della sanità in Italia non sia palesemente in contrasto con la citata direttiva Ue e con la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea e non determini una ingiustificata disparità di trattamento tra lavoratori precari comparabili e di assumere ogni iniziativa urgente tesa a superare il fenomeno del precariato in sanità". E’ quanto chiede in un’interrogazione presentata al Parlamento europeo l'onorevole Eleonora Forenza (Altra Europa con Tsipras). Questa Interrogazione è specifica sui precari della sanità e chiede alla Commissione europea di verificare che tutta la situazione del precariato, compreso il Dpcm precari, non sua in palese contrasto con direttiva europea.
Per Forenza il Dpcm precari del 6 marzo 2015 "non risolve affatto il problema del precariato in sanità, in quanto esclude una grande fetta di lavoratori precari".
In questo senso l’eurodeputata evidenzia come "nel settore della sanità non sono state attivate campagne specifiche di stabilizzazione nel settore della sanità vi è una inefficacia e inadeguatezza delle misure adottate dall'Italia per far fronte all'abuso di contratti di lavoro a tempo determinato per i precari che abbiano superato i 36 mesi di servizio".
15 luglio 2015
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