Patuzzo scrive la “Storia del Codice Italiano di Deontologia Medica”
Nell’anno in cui la Fnomceo ha varato il nuovo Codice Deontologico, la giovane studiosa pubblica un volume che ripercorre la storia di questo testo, dai Galatei settecenteschi ai primi Codici dell’Ottocento. Per Bianco “Riuscire a stare al passo con i cambiamenti storici e culturali delle nostre moderne società rappresenta la vera sfida della professione medica”.
11 DIC -
Sara Patuzzo, giovane studiosa di filosofia e partecipante come esperta della Consulta Deontologica Nazionale e del Centro Studi, Documentazione e Ricerca della Fnomceo, ha presentato venerdì scorso a Roma il suo libro, dedicato alla “Storia del Codice Italiano di Deontologia Medica”, edito da Minerva Medica e patrocinato dalla Fnomceo.
Il volume ripercorre la storia della deontologia medica, dalle prime forme del Giuramento professionale, ai Galatei settecenteschi, ai primi veri e propri Codici: quello della Camera dei Medici di Istria (scoperto dalla stessa ricercatrice) e quello dei Medici di Sassari, finora ritenuto il più antico.
“Il Codice di deontologia medica – ha spiegato Patuzzo – rappresenta la summa delle regole comportamentali che i medici sono chiamati a rispettare nella loro professione. Tali norme di condotta si ispirano a principi etici condivisi dalla categoria, che affondano le loro radici in un antico passato, quando l’arte medica muoveva con graduale consapevolezza i suoi primi passi lungo il sentiero della conoscenza. Scrutare l’evoluzione etica di questi principi e della relativa produzione deontologica significa delineare lo sviluppo della stessa professione medica, sino a determinarne gli attuali punti di forza nonché gli aspetti critici. Da una parte il vertiginoso progresso biomedico e biotecnologico e il nascere di conseguenti interrogativi bioetici, dall’altro la maturazione del diritto di autodeterminazione da parte del paziente, stanno modificando nel profondo la figura del medico, il suo rapporto con il proprio sapere e la prassi clinica, con la società e la singola relazione di cura. La complessità del sistema sanitario in tutte le sue sfaccettature e del corrispettivo corpus giuridico, teso a garantire sempre maggiore efficienza e opportunità, tuttavia spesso problematizza l’attività del singolo professionista, atomo in un mondo che continuamente muta i propri contorni”.
“Riuscire a stare al passo con i cambiamenti storici e culturali delle nostre moderne società – ha commentato il presidente della Fnomceo,
Amedeo Bianco, presentando il libro – rappresenta la vera sfida della professione medica, nel seguire l’inevitabile corrente del divenire e allo stesso tempo restando saldamente ancorata a se stessa, a ciò che di più profondo la individua: i propri principi morali”.
Il volume, che in apertura presenta un’utile descrizione dei termini ricorrenti in materia (“etica”, “etica medica”, “deontologia”, “deontologia medica”), al fine di cogliere l’evoluzione complessiva dei diversi impegni etici formali riconosciuti dai medici, volge inoltre lo sguardo temporale in una duplice direzione: al passato del Codice di deontologia medica, con l’indagine sulle precedenti forme del Giuramento e del Galateo dei medici, e al suo futuro prendendo in esame il progetto di un unico Codice deontologico indirizzato a tutti i medici europei.
Il libro è corredato da un CD, che colleziona tutti i testi dei Codici di deontologia medica a partire dal Codice deontologico della Camera dei Medici dell’Istria, datato 20 dicembre 1897 e riportato alla luce dall’autrice, sino all’edizione attualmente in vigore, il Codice deontologico approvato dalla Fnomceo il 18 maggio 2014.
11 dicembre 2014
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