Inps. Comitato medici esterni: "E' dal 1989 che manca un concorso. E l'Ente si avvale di giovani sottopagati"
L'Inps, attacca il Comitato, " si avvale della collaborazione libero-professionale di giovani medici specialisti per svolgere quella che è la mole di lavoro istituzionale". E queste figure professionali "prendono quello che è lo stipendio di un operaio muratore, senza che siano versati loro i contributi".
21 NOV - “L’Istituto Nazionale della Previdenza sociale non effettua un concorso per medici dal 1989. Da tanti se ne sono andati al raggiungimento dell’età della pensione e nessuno è stato mai assunto”. E’ l’allarme lanciato dal
Comitato Medici Esterni Inps.
Tant’è che ad oggi l’Istituto, sottolinea il Comitato, “per far fronte vuoi al vuoto lasciato dai pensionamenti vuoi all’enorme carico di lavoro sopraggiunto con la presa in carico dell’invalidità civile, si avvale della collaborazione libero-professionale di giovani medici specialisti per svolgere quella che è la mole di lavoro istituzionale”. Le condizioni contrattuali però sono cambiate dallo scorso ottobre. Il Comitato ricorda: “Il Governo non ha stanziato i fondi necessari” asseriscono i vertici Inps.
“Fatto sta che queste figure professionali, oggi – attacca il Comitato - prendono quello che è lo stipendio di un operaio muratore con la differenza che il datore di lavoro all’operaio i contributi li deve pagare, la maternità la deve pagare e così le ferie, la malattia etc. L’Inps no, a questi giovani medici, pur svolgendo di fatto un lavoro parasubordinato da ormai 5 anni l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale non ha mai versato un solo contributo, le giovani lavoratrici non hanno mai avuto la maternità pagata dall’Ente….tanto chi controlla il controllore?”.
Ed è per questo che “molti specialisti di brillante intelletto hanno abbandonato il carrozzone Inps”. E la politica dell’Istituto “da qualche hanno a questa parte non è la qualità del lavoro svolto ma la quantità di pratiche lavorate/smaltite a tutto discapito dei cittadini tutti”.
Sarebbe quindi l’ora che “le prepotenze dell’Ente venissero meno, che chi è rimasto sulla barca Inps, sia messo in condizioni di lavorare con serenità ed onestà intellettuale da parte di entrambe le parti. Sarebbe l’ora che questi contratti venissero regolarizzati come parasubordinati onde evitare un pioggia di cause per il riconoscimento dei contributi non pagati negli anni addietro e certamente persa dall’Ente e persa quindi da tutti i cittadini che queste cause le pagano di tasca propria”.
E, conclude il Comitato, “sarebbe l’ora che il Governo decidesse che, se dal 1989 non sono stati più assunti medici, forse sarebbe l’ora di bandire un concorso”.
21 novembre 2014
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