Mandelli: “Il futuro del farmacista nasce dalla professionalità”

La farmacia del passato non può più riproporsi come un modello praticabile. Ma - per il presidente della Fofi intervenuto sabato al Caduceo d’Oro a Bari - questo non significa che per il farmacista non sia possibile avere un ruolo sempre più centrale nella tutela della salute facendo leva sulla professionalità

10 NOV - “E’ stato davvero importante affrontare un tema centrale per la professione come la pharmaceutical care assieme agli ospiti di questa decima edizione del Caduceo d’Oro “ ha dichiarato il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Andrea Mandelli, intervenuto alla manifestazione organizzata sabato 8 novembre dall’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Barletta, Andria e Trani, guidato dal vicepresidente della FOFI Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri. “Un grazie dunque a Luigi D’ambrosio Lettieri, per questa occasione di approfondimento”.
 
Nel suo intervento, il presidente Mandelli ha sottolineato come l’attività di supporto all’aderenza terapeutica, che è al centro del Progetto MUR patrocinato dalla Federazione abbia lo scopo di migliorare l’esito delle cure, e quindi la salute del paziente, ottimizzare l’impiego delle risorse ma anche inserire ancora più direttamente il farmacista nel processo di cura in piena collaborazione con gli altri professionisti – il medico e l’infermiere – presenti sul territorio. “La nostra sperimentazione, di cui oggi è in pieno svolgimento la terza fase, mira a misurare in modo obiettivo, sulla base del metodo sperimentale, l’effetto dell’intervento del farmacista in termini di salute e, di conseguenza, in termini economici per il Servizio sanitario. E’ vero che il farmacista da sempre svolge la funzione di supporto del paziente nel suo rapporto con i medicinali, ma oggi è fondamentale dare sistematicità  e costanza a questo intervento e la Federazione lavora per questo obiettivo” ha proseguito Mandelli. “Le parole spese a questo proposito dal presidente della FNOMCeO, senato Amedeo Bianco, e l’interesse dimostrato dal professor Luca Pani, direttore generale dell’AIFA,  per i dati che sapremo produrre, sono un segnale incoraggiante, così come le dichiarazioni del Ministro – e collega farmacista -  Maria Carmela Lanzetta”.  
Segnali incoraggianti, dunque, per l’evoluzione professionale del farmacista, che Mandelli  ha illustrato nella giornata di domenica  anche al convegno “Laprofessionedel farmacistatra passato e futuro”, organizzata  dall’Ordine Provinciale di Lecce e condotta dal presidente Domenico Di Tolla, che ha ribadito nella sua introduzione l’importanza dei progetti innovativi condotti in collaborazione con l’Università e le amministrazioni Locali.
 
Ma se la pharmaceutical care è un elemento importante,  non è l’unico, ha spiegato il Presidente della FOFI “anche innovazioni come la gestione in farmacia dei foglietti illustrativi modificati, che chiude con la pratica antieconomica e non funzionale del ritiro dei lotti, contribuisce a rimettere nella mani del farmacista la gestione del bene farmaco, creando un’ulteriore occasione di dialogo con il cittadino. Lo stesso significato ha l’introduzione del dossier farmaceutico nel l’ambito del Fascicolo sanitario elettronico. Dobbiamo avere chiaro” ha poi concluso rivolgendosi ai molti giovani intervenuti “che la farmacia del passato non può più riproporsi come un modello praticabile, ma questo non significa che per il farmacista non sia possibile avere un ruolo sempre più centrale nella tutela della salute facendo leva sulla professionalità”. 

10 novembre 2014
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