Doping: dalle farmacie l’elenco delle sostanze per il galenico
Scade il 31 gennaio l’obbligo per le farmacie di segnalare al ministero l’utilizzo di sostanze dopanti.
03 GEN - È il decreto ministeriale 24 ottobre 2006 a sancire l’obbligo per le farmacie di evidenziare in apposite liste le sostanze utilizzate per preparazioni magistrali estemporanee (quelle cioè predisposte senza una prescrizione medica in base alle indicazioni della Farmacopea Ufficiale o di altri documenti analoghi). A ricordarlo sono state la Federazione degli Ordini dei farmacisti e la Federfarma con due distinte note nelle quali vengono riepilogati gli obblighi a carico delle farmacie in questo specifico settore. Intanto la scadenza: il 31 gennaio 2011. È questa infatti la data entro la quale il ministero della Salute dovrà ricevere (all’indirizzo preparazioni.doping@sanita.it) il modulo elettronico sul quale sono indicate le quantità dei singoli principi attivi il cui impiego possa essere considerato doping, utilizzate nell’arco del 2009.
I moduli in questione ( Modello SVD v.1.3) sono disponibili a fondo pagina o sullo stesso sito del ministero (ma anche nelle note della Fofi e della Federfarma) così come la lista delle sostanze e dei codici di ciascuna di esse: è possibile infatti trovarle nella sezione antidoping del sito del ministero della Salute e dalla sezione dedicata al doping. In ogni caso l’indirizzo elettronico sopra citato potrà essere utilizzato per chiedere eventuali consigli o chiarire dubbi sulla compilazione.
03 gennaio 2011
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lavoro e Professioni
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy