Lombardia. Certificati di malattia. Corti (Fimmg): “Ospedali inadempienti”
Dallo scorso marzo vige l’obbligo di inviare all'Inps il certificato telematico di malattia, quando la prognosi di dimissione lo preveda. In una lettera al Dg della Sanità Lombarda, Walter Bergamaschi, il segretario generale Fimmg ha denunciato l’inadempienza da parte degli ospedali lombardi che crea “gravi disagi per i cittadini e rischi per i medici”. LA LETTERA
03 GIU - “Gravi disagi per i cittadini e rischi per i medici, sia di famiglia che di continuità assistenziale, che si trovano a certificare su diagnosi fatte altrove: la Regione deve intervenire”. Così
Fiorenzo Corti, segretario regionale della Fimmg, ha denunciato in una lettera indirizzata al direttore generale della Salute,
Walter Bergamaschi, l’inadempienza da parte degli ospedali lombardi nell’inviare all'Inps il certificato telematico di malattia, quando la prognosi di dimissione lo preveda. Un invio che dovrebbe essere obbligatorio dallo scorso mese di marzo.
“E’ questo il senso della lettera che ho inviato oggi al direttore generale della Salute Walter Bergamaschi e, per conoscenza, all’Assessore Mario Mantovani. Nessuna polemica nei confronti di colleghi ospedalieri, con i quali continuiamo a promuovere iniziative di dialogo e condivisione – ha sottolineato Corti - con questa iniziativa abbiamo inteso mettere sotto accusa invece la macchina amministrativa delle strutture sanitarie che (salvo rari casi come l’azienda Ospedaliera di Niguarda e l’Ospedale di Tradate in provincia di Varese e qualche reparto qua e là) non sono state in grado di adeguarsi alle nuove normative”.
03 giugno 2014
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