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Medici. Il 15 maggio 'giornata d'azione' in tutta Europa per difendere il diritto alla salute


"Fermiamo l'azione dei governi in tutta Europa: con le loro politiche stanno distruggendo la sanità pubblica e la costringono ad un destino di povertà". Con questo motto i medici di tutto il continente daranno vita alla prima giornata europea di protesta della categoria. IL MANIFESTO DELLA PROTESTA

08 MAG - Il prossimo 15 maggio i medici di tutta Europa si mobiliteranno per una giornata d'azione a difesa del diritto alla salute. Questo l'obiettivo dichiarato è spiegato nel manifesto di presentazione: "Fermiamo l'azione dei governi in tutta Europa: con le loro politiche stanno distruggendo la sanità pubblica e la costringono ad un destino di povertà. L'assistenza sanitaria e il suo sviluppo deve diventare una priorità per i governi europei. La funzionalità dei servizi sanitari ha un ruolo insostituibile per lo sviluppo e la stabilizzazione della società".
 
La giornata verrà presentata a Roma il 13 maggio, in un incontro-dibattito che vedrà per protagonisti non solo i rappresentati sindacali di categoria, ma anche politici e associazioni di cittadini. Il presidente della Fems (Federazione europea medici salariati) Enrico Reginato, ha fatto notare che la crisi ha avuto quasi dovunque conseguenze pesanti per la sanità pubblica e che "a pagare è stato soprattutto il personale; mediamente rappresenta il 62% del bilancio di una struttura ospedaliera ed è più facile risparmiare sul personale che agire in modo ragionato sugli sprechi o sugli acquisti". Reginato ha denunciato che le condizioni di lavoro dei medici stanno peggiorando e che in alcune situazioni c’è un forte attacco anche al diritto di sciopero: "L’Unione europea interviene su argomenti di importanza marginale e non si preoccupa di avere un servizio sanitario più omogeneo e, in alcuni Paesi, un po’ meno disastrato. Riguardo all’organizzazione dei propri servizi sanitari nazionali, gli Stati sono assolutamente autonomi; abbiamo invece bisogno di molta più Europa, per ridurre le disparità così evidenti riguardo ai trattamenti e alle condizioni di lavoro".
 
Nel manifesto di presentazione della giornata di protesta si indica come in periodi di crisi economica e di malessere sociale vi sia una particolare necessità di aumentare la disponibilità di assistenza sanitaria di buona qualità per tutti i pazienti, al fine di salvaguardare cure medicha adeguate anche per coloro che non possono più permetterselo a causa delle difficoltà economiche. Anche a livello lavorativo, "alcune categorie che vedono procrastinata l'età per il pensionamento richiedono una particolare attenzione".
 
Una particolare attenzione è dedicata anche al fenomeno della corruzione. "Le pratiche di corruzione che coinvolgono le direzioni ospedaliere, i politici e l'industria - si legge - sono una minaccia per la sanità. Pertanto sollecitiamo i governi a stabilire regole e pratiche trasparenti secondo il principio della 'tolleranza zero' nei confronti della corruzione".
 
Infine, si fa richiesta di condizioni di lavoro e retribuzioni adeguate per tutti i medici europei. "Il personale è insufficiente - si spiega - gli stipendi dei dipendenti del settore non sono proporzionati al loro lavoro, soprattutto in Europa orientale e nei Paesi più colpiti dalla crisi. Assistiamo ad un continuo esodo di operatori sanitari all'estero in cerca di migliori condizioni di lavoro. In Europa la carenza di medici è già una realtà ed è destinata ad aggravarsi nel prossimo futuro. Ed i cittadini delle aree maggiormente colpite ne subiranno le conseguenze". 

08 maggio 2014
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