Farmacie. Per il Tar Puglia sono giustificate le regole che disciplinano il servizio
E' quanto stabilito dai giudici amministrativi che hanno respinto il ricorso di una parafarmacia. Giudicata infondata anche la richiesta di sottoporre alla Consulta la valutazione dell'incostituzionalità delle norme che consentono solo alle farmacie di vendere medicinali con obbligo di ricetta medica. LA SENTENZA
03 FEB - La necessità di garantire la salute pubblica, un bene costituzionalmente protetto, giustifica la presenza di regole volte ad assicurare una distribuzione equilibrata delle farmacie su tutto il territorio nazionale. Lo ha stabilito il Tar Puglia, sezione di Lecce, respingendo il ricorso di una parafarmacia. Secondo i giudici amministrativi, non è fondata nemmeno la richiesta di sottoporre alla Corte Costituzionale la valutazione dell’incostituzionalità delle norme che consentono solo alle farmacie di vendere medicinali con obbligo di ricetta medica.
Se fosse consentito alle parafarmacie di vendere anche medicinali con ricetta - osserva il Tar Puglia - si avrebbero conseguenze importanti sul reddito delle farmacie, col rischio di chiusura degli esercizi più piccoli e situati nelle zone più svantaggiate. Al contrario, nelle zone più redditizie si assisterebbe al proliferare delle parafarmacie, a scapito dell’adeguatezza del servizio farmaceutico rispetto alle reali necessità della popolazione e della omogenea distribuzione del servizio sull’intero territorio nazionale.
Analoghe considerazioni sono state formulate, il 5 dicembre scorso, dalla Corte di Giustizia Europea che ha giudicato perfettamente valida e conforme alla normativa europea la normativa italiana che consente la vendita dei medicinali con ricetta solo nelle farmacie.
“La sentenza del Tar Puglia è un’ulteriore conferma della validità delle regole, come quelle in vigore nel nostro Paese, che assicurano ai cittadini un servizio farmaceutico capillare ed efficiente - ha dichiarato
Annarosa Racca, Presidente di Federfarma -. Questo pronunciamento si aggiunge ad altre prese di posizione molto forti a difesa del modello italiano di farmacia professionale, provenienti dal Governo, dal Parlamento e dall’Europa. Sulla base di questi segnali di attenzione alla farmacia - ha concluso - vogliamo costruire un servizio farmaceutico sempre più capace di rispondere alle nuove esigenze dei cittadini e del sistema sanitario.”
03 febbraio 2014
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