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Dalla "lastra" alla radioterapia. Quanto sono pericolose? Sul portale dei fisici medici tutto quello che dovremmo sapere 


Ogni anno si effettuano 100 milioni di prestazioni con imaging. Due per ogni italiano, esclusi i bambini. In occasione della 1ª Giornata internazionale della fisica medica, attivato dall'Aifm un servizio di domande e risposte sui rischi che si corrono quando si viene sottoposti a radiazioni in seguito a terapie o accertamenti diagnostici. Attenzione soprattutto a donne in gravidanza e bambini.

06 NOV - Giovedì 7 novembre 2013, anniversario della nascita di Marie Curie – scopritrice del Radium, utilizzato per decenni nelle cure di radioterapia oncologica – si celebra la I Giornata Internazionale della Fisica Medica, proclamata dall’IOMP (International Organization for Medical Physics).
Obiettivo della Giornata, dare visibilità a una professione, quella del FisicoSpecialista in Fisica Medica, ancora poco nota al grande pubblico, ma indispensabile nel sistema sanità e nelle strutture ospedaliere per garantire che ogni indagine, ogni prestazione, ogni terapia con radiazioni, ionizzanti o non, possa fornire il miglior risultato con il minimo rischio per il paziente. 
 
Secondo recenti stime, ogni anno in Italia vengono eseguiti circa 100 milioni di prestazioni di imaging di cui almeno 60milioni con radiazioni ionizzanti. In media due per cittadino, bambini esclusi. Di fronte a una mole così cospicua di prestazioni, fondamentale è il ruolo del FisicoSpecialista in Fisica Medica che, lavorando a stretto contatto con i medici, agisce per garantire la sicurezza e l’efficacia della diagnosi e della terapia, con specifiche responsabilità sulla valutazione preventiva e consuntiva della dose di radiazione assunta dal paziente nelle indagini radiologiche, medico nucleari e nei trattamenti radioterapici.
E’ risaputo che l’eccessiva esposizione alle radiazioni ionizzanti può aumentare la probabilità di effetti dannosi alla salute nel lungo periodo e che numerosi sono i dubbi, le perplessità, le paure che manifestano i pazienti nei confronti di una tematica, ancora oggi avvolta da falsi miti e false credenze.
 
Per dare una corretta comunicazione sui rischi delle radiazioni per uso medico e fornire informazioni utili sulla sicurezza nel loro uso e sull’ottimizzazione del loro impiego, l’AIFM, Associazione Italiana di Fisica Medica, in occasione della Giornata internazionale, inaugura un nuovo servizio dedicato ai pazienti e alla popolazione in generale. Da oggi è attivo online sul sito www.fisicamedica.it la sezione Il Fisico medico risponde dove i cittadini potranno trovare risposta alle domande più frequenti relative ai vari settori in cui il Fisico Specialista in Fisica Medica lavora (radioterapia, radiologia, medicina nucleare, risonanza magnetica) e inviare i propri quesiti agli esperti dell’Associazione direttamente dal sito o all’indirizzo mail ilfisicomedicorisponde@aifm.it.
 
Numerose le domande presenti che, oltre a fornire utili consigli, aiutano a comprendere meglio l’azione quotidiana e i contributi del FisicoSpecialista in Fisica Medica nelle attività sanitarie:
Come vengono misurate le radiazioni somministrate nel trattamento di ciascun paziente in radioterapia? E’ giusto temere le radiazioni? Quali sono i danni? Dopo un esame diagnostico con i raggi X si può diventare radioattivi? A che livello di radiazioni si è esposti nelle procedure radiologiche? Gli effetti di più esposizioni si sommano? L’età influisce sulla sensibilità alle radiazioni? Quali sono le procedure a cui sono associate le dosi più elevate? La risonanza magnetica produce radiazioni dannose per il nostro organismo?e così via.
 
Particolare attenzione viene dedicata a due categorie speciali di popolazione: donne in gravidanza e bambini. Le prime perché dosi elevate di radiazione possono causare malformazioni, ritardo di sviluppo e anche la morte dell’embrione o del feto; i secondi perché sono più radiosensibili in quanto in fase di crescita e con un’aspettativa di vita maggiore di quella di un adulto.
 
“In Italia sono poco meno di mille i Fisici Medici operanti all’interno delle strutture sanitarie, degli Enti di Ricerca e delle Università” – dichiara la dott.ssa Luisa Begnozzi, presidente AIFM. “L’accesso alla professione nelle attività sanitarie è consentito solo dopo il conseguimento dellaLaurea Specialistica in Fisica e del Diplomadi Specializzazione universitario in Fisica Medica, della durata di quattro anni, durante ilquale, oltre le lezioni frontali e lo studio, si lavora negli ospedali come tirocinanti. Le scuole di specializzazione presenti sul territorio nazionale sono 19 e ogni anno permettono al nostro Paese di avere disponibilità di queste figure professionali, le cui prestazioni, spesso non visibili ai pazienti, sono in realtà indispensabili per garantire la loro sicurezza.”   
 
Non solo, il Fisico Specialista in Fisica Medica mantiene il programma di assicurazione della qualità che prevede l’effettuazione dei controlli di qualità delle apparecchiature tecnologiche per garantirne il corretto funzionamento e di conseguenza un impiego clinico sicuro e prestazioni di qualità.
 
“La Fisica medica può dare un forte contributo al Servizio Sanitario Nazionale, valutando con competenza il reale valore aggiunto della tecnologia emergente e essere d’ausilio all’efficace ed efficiente utilizzo delle risorse – continua Luisa Begnozzi. E’ necessario che le strutture autonome di Fisica medica siano mantenute, incoraggiate, potenziate, sviluppate, anche trasmettendo ai giovani l’interesse e la passione per questa branca della Fisica.”
 
Numerose le iniziative su tutto il territorio nazionale organizzate dai vari Gruppi regionali in cui è articolata l’Associazione, proprio per celebrare la Giornata Internazionale della Fisica Medica: incontri di formazione rivolti agli studenti delle scuole superiori e dei Corsi di Laurea in Fisica, eventi informativi dedicati ai cittadini con l’allestimento di stand e gazebi nelle vie e piazze delle principali città italiane, mostre di strumenti storici, eventi di commemorazione, open day in diversi presidi ospedalieri dove è possibile simulare al computer un determinato esame radiologico e conoscere la valutazione del fisico medico della relativa dose somministrata al paziente.
 
Il prossimo appuntamento dell’Associazione Italiana di Fisica Medica è rivolto ai professionisti del settore: dal 16 al 19 novembre si terrà presso il Centro Congressi Lingotto di Torino l’8° Congresso Nazionale AIFM dove saranno presentate ed esaminate le innovazioni tecnologiche in radioterapia, medicina nucleare, diagnostica per immagini e interventistica, approfondendo gli aspetti dosimetrici, di qualità delle immagini e di protezione e sicurezza del paziente e dell’operatore.

06 novembre 2013
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