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Governance del rischio clinico. Relyens e Federsanità lanciano due nuovi studi di settore


Relyens, gruppo mutualistico europeo di riferimento per gli attori del settore sanitario, e Federsanità annunciano l’avvio di nuovi studi per analizzare l’evoluzione di due fenomeni centrali per le strutture sanitarie in materia di gestione del rischio e sicurezza delle cure: il rischio cyber in sanità e le infezioni correlate all’assistenza.

04 DIC -

Relyens e Federsanità rinnovano la propria partnership su prevenzione e gestione del rischio con due nuovi studi di settore: rischio cyber e infezioni correlate all’assistenza (ICA).

“L’attenzione alla sicurezza delle cure è da sempre uno degli elementi cardine dell’innovazione in sanità – ha dichiarato Fabrizio d’Alba, presidente di Federsanità e dg dell’AOU Policlinico Umberto I di Roma – e non c’è dubbio che l’intero sistema dell’assistenza oggi sia più sicuro e consapevole. Ora è il momento di misurare, secondo criteri scientifici, gli investimenti strutturali per la gestione del rischio valutandone l’impatto sulla sicurezza delle cure. Un obiettivo – ha aggiunto Fabrizio d’Alba - che coincide perfettamente con l’impegno di Federsanità di sensibilizzare tutte le aziende sanitarie in Italia sul tema della risk management, crocevia della sostenibilità e dell’innovazione del Servizio sanitario nazionale, soprattutto in ottica di esiti di investimenti PNRR”.

“Come mutua assicuratrice pienamente integrata nell’ecosistema sanitario italiano, è da sempre nel nostro DNA sviluppare sinergie con i principali attori del settore – ha affermato Adriana Modaudo, Direttrice esecutiva di Relyens in Italia – per diffondere la cultura della prevenzione e della gestione del rischio. Entrambi gli studi metteranno a disposizione della comunità sanitaria dati e informazioni aggiornati per sensibilizzare su questi temi e incoraggiare un dialogo proattivo volto a individuare soluzioni sempre più efficienti per gestire questo genere di rischi e garantire una più sicura erogazione di cure e servizi a tutela di pazienti, strutture e professionisti”.


La cybersicurezza e il rischio ICA sono due priorità perché rischi trasversali a ogni organizzazione con effetti impattanti sulla governance. In questo contesto “l’evoluzione dei modelli organizzativi per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie – ha spiegato Lugi Carlo Bottaro, Vicepresidente Nazionale Federsanità con delega all’Area sicurezza delle cure e responsabilità sanitaria e dg della ASL 3 genovese - richiede che queste tematiche vengano affrontate con approccio olistico. Per massimizzare gli esiti degli studi e approfondimenti di settore, la sinergia tra Federsanità e Relyens - che si sostanzia nella capacità di mettere a sistema la grande rete territoriale della Federazione con l’expertise e il know-how propri di una mutua assicuratrice europea specializzata in RC Sanitaria - ci consente di realizzare un percorso di ricerca scientifica efficace e con obiettivi di breve e lungo periodo aderenti alle necessità delle strutture”.

“Il D.lgs. 138 del 2024 - di recente pubblicazione e che recepisce la DIS II - mira ad innalzare il livello di cybersicurezza negli Stati membri e sviluppare impianti di prevenzione del rischio informatico a cui le strutture dovranno adeguare la propria organizzazione. Nonostante la diffusione di buone pratiche di prevenzione e alcune esperienze virtuose – ha spiegato Rita Petrina esperta dell’Area sicurezza delle cure e responsabilità sanitaria di Federsanità - il tema legato ai rischi ICA rimane da approfondire perché impattante sul piano della sicurezza delle cure e su quello
economico. Tra le attività di Federsanità in materia, si è ritenuto importante inserire due approfondimenti dedicati a queste tematiche nell’ottica di affiancare le Direzioni strategiche con evidenza di dati di andamento più specifici e condivisione di best perfomance”.

Per quanto riguarda il rischio cyber, l’ultimo report dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, pubblicato a luglio 2024, indica 31 eventi informatici verificatisi nei primi sei mesi dell’anno, con un incremento del 474% rispetto al semestre precedente.

“Il diffondersi degli attacchi informatici che hanno come bersaglio il mondo della sanità è ormai un trend appurato, tant’è che, già nel 2021, Relyens e Federsanità hanno condiviso una prima indagine su questo fenomeno lanciando uno fra i primi studi in Italia specificamente dedicato a mappare il rischio cyber in sanità. – dichiara Anna Guerrieri, Risk manager director di Relyens in Italia – Il nuovo progetto mira ad aggiornare il precedente studio, con l’obiettivo di verificare se e come le strutture stiano rispondendo alla sfida della prevenzione e gestione dei rischi informatici. Per fare ciò, lo studio si rivolgerà a differenti figure professionali della struttura: dai profili più tecnici come CIO e Responsabili IT, fino ai ruoli di natura amministrativa, Direttori generali in primis. Questo consentirà di rendere uno spaccato sul tema che rifletta le differenti esigenze e considerazioni espressi da ciascun ruolo, e quindi più esaustivo”.



04 dicembre 2024
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