Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 13 NOVEMBRE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Manovra. Survey Nursind-Swg: italiani vogliono infermiere prescrittore e piu’ fondi per personale


Il segretario Bottega: “Tempi d’attesa delle prestazioni sanitarie siano avvertiti sempre più come un problema serio dalla gente. Non escluderei, inoltre – aggiunge - che pure il giudizio positivo sull’infermiere prescrittore discenda anch’esso dall’urgenza che avvertono gli italiani di snellire le interminabili liste d’attesa, oltre che, naturalmente, da una alta considerazione e fiducia che nutrono nei confronti della categoria”

11 NOV -

Dare agli infermieri la possibilità di prescrivere presidi e materiale per medicazioni: il 60% degli italiani è favorevole. I cittadini hanno le idee ben chiare, inoltre, sulla destinazione che dovrebbero avere i fondi in legge di Bilancio. Nel dettaglio, il 52% vorrebbe fossero destinati al rafforzamento del personale sanitario. Mentre il 30% li investirebbe in macchinari e dotazioni ospedaliere, il 39% punterebbe invece sull’aumento degli stipendi. In quest’ultima porzione, poi, è significativo che più di tutti gli altri siano gli intervistati d’età compresa tra i 18 e i 34 anni (il 53%) a soffermarsi sull’aspetto delle buste paga. Sono alcuni dei risultati emersi da una survey realizzata dalla Swg per il Nursind.

Proprio sul dato dei giovani si concentra l’analisi del segretario nazionale, Andrea Bottega: “Racconta quelle che sono le loro priorità, oggi. Se questo dato viene trasposto su alcune professioni come quella infermieristica, infatti, è spia fedele del problema strutturale della bassa attrattività”. In generale, secondo Bottega, i numeri del sondaggio mettono in evidenza anche come “i tempi d’attesa delle prestazioni sanitarie siano avvertiti sempre più come un problema serio dalla gente. Non escluderei, inoltre – aggiunge - che pure il giudizio positivo sull’infermiere prescrittore discenda anch’esso dall’urgenza che avvertono gli italiani di snellire le interminabili liste d’attesa, oltre che, naturalmente, da una alta considerazione e fiducia che nutrono nei confronti della categoria”.

Come rivela la ricerca demoscopica, la maggior parte dei cittadini, ben il 68% degli intervistati, dichiara di aver dovuto rinunciare due (36%) o più volte (32%) a prestazioni sanitarie pubbliche. Nell’85% dei casi il motivo è da rintracciare proprio nei tempi d’attesa. C’è poi un 19% di responders che se la prende con il difficile accesso alla struttura sanitaria, oltre a un 14% che lamenta la carenza di strumenti e macchinari diagnostici. “Non stupisce dunque – conclude Bottega – se quasi la totalità di chi ha dovuto rinunciare a usufruire dei servizi sanitari pubblici si è rivolto a strutture e cliniche private, come rivela la survey. Solo nell’11% casi, infatti, non è successo, mentre l’89% della popolazione lo ha già fatto, soprattutto per visite specialistiche (64%), esami diagnostici (59%) e del sangue (38%)”.



11 novembre 2024
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy