Gli investimenti dell’ente di previdenza dei medici hanno avuto un rendimento del 7% al netto di costi e di tasse.
Questo il dato al 2023 stato comunicato dal presidente dell’Enpam Alberto Oliveti al congresso Fimmg in corso a Villasimius (Cagliari).
“Dal 2012 ad oggi abbiamo visto il nostro patrimonio aumentare dai 12 miliardi ai 27 miliardi attuali – ha aggiunto il presidente dell’Enpam –. Tanti soldi, tutti destinati a pagare le pensioni prossime venture. Come sappiamo, infatti, siamo in una fase di pagamento di pensioni numerose e consistenti, perché numerosi e di misura consistente sono i versamenti di chi li ha fatti”.
I rendimenti sono elevati anche guardando le medie pluriennali, sempre validate dalla Covip. Nello specifico per il periodo 2019-2023 la media è stata del 2,8 per cento, sempre al netto di costi e imposte, un risultato particolarmente buono nonostante il Covid e la crisi finanziaria legate ai conflitti internazionali.
Nell’intervento al congresso del sindacato dei medici di famiglia, Oliveti ha parlato non solo di sostenibilità dei conti ma anche degli sforzi di proattività e d’innovazione dell’Enpam. “Abbiamo lanciato i prestiti d’onore per i giovani colleghi – ha ricordato il presidente – e stanziato 20 milioni di euro per progetti di costituzione di Case di comunità spoke, mentre sulle innovazioni nel campo della salute digitale puntiamo sul potenziamento della nostra piattaforma Tech2doc, che è ora anche un’app per smartphone”.
Oliveti ha però citato un vulnus al sistema previdenziale dei medici. “La nostra è la vera Cassa di comunità – ha detto Oliveti –. Secondo l’ordinamento devono andare all’Enpam tutti i versamenti degli iscritti, a meno che non siano relativi a lavoro dipendente. Mancano però inspiegabilmente i contributi degli specializzandi, e questa stortura va corretta”.