"Registriamo in questi mesi molte adesioni da parte dei professionisti e di molte associazioni sulla proposta per il passaggio al contratto della Dirigenza anche dei medici di medicina generale. Le resistenze sono espressione della paura di perdere privilegi, al contrario noi vorremmo garantiti diritti e tutele di lavoratrici e lavoratori e migliori servizi per i cittadini": è quanto si legge in una nota del Coordinamento nazionale Fp Cgil MMG.
“Una rivoluzione non solo sanitaria ma soprattutto culturale. È quella - prosegue la nota - che sta riguardando la medicina generale e nello specifico l'assistenza primaria che, svincolata dai legacci dei retaggi mutualistici, si colloca in una dimensione futura con nuovi progetti che hanno alla base parole d’ordine imprescindibili ossia formazione specialistica, CCNL della Dirigenza e multiprofessionalità”.
“Un traguardo, questo - spiega Fp Cgil - al quale si può arrivare solo attraverso l'unità dei professionisti della sanità. Noi siamo convinti della necessità sempre più urgente di riformare il sistema dell’assistenza territoriale. Una strada lunga e tortuosa intrapresa con una convinzione ben precisa: quella di garantire a tutte e tutti i cittadini il diritto universale alla salute pubblica. La riorganizzazione dei servizi è il primo tassello da mettere a posto nell’ambito di una più profonda e radicale rivisitazione dell’assistenza medica sul territorio, un puzzle nel quale mancano tessere importanti: passaggio dei medici di medicina generale nel contratto della dirigenza e la riforma della loro formazione specialistica. Su questa, che è ancora al momento una proposta, sarà decisiva la convergenza a collaborare di tutti i sindacati, confederali e di categoria, comprese le associazioni di professionisti medici che condividono lo stesso modello di riorganizzazione dei servizi. Come Fp Cgil abbiamo messo nero su bianco la nostra visione della salute del futuro nel 2020 con il documento ‘Per un new deal della salute’, nel 2022 con ‘la salute che vogliamo’ e l’anno scorso con il nostro manifesto ufficiale per la medicina generale”.
“Alla base c’è l’ostinata determinazione frutto di analisi e sinergie che ci porta a credere in un sistema reticolare che coinvolge tutti gli attori dei futuri progetti, e quindi non solo i medici di assistenza primaria. La storia ci insegna che i cambiamenti passano sempre per la costruzione di alleanze e convergenze tra parti sociali e cittadinanza per la salute collettiva”, conclude la nota del Coordinamento.