Remunerazione farmacie. Fofi: "Per noi resta valido l'accordo del 16 ottobre"
La filiera della farmacia è compatta nel ribadire che l'accordo siglato a metà ottobre non si tocca. Nonostante i rilievi dell'Economia. Si ricerca però una soluzione tecnica che consenta l’applicazione del nuovo metodo senza modificare i prezzi al pubblico dei medicinali. E su questo prosegue il confronto con il Governo e le Regioni.
09 NOV - La riunione del Tavolo per la revisione del sistema della remunerazione fissata per ieri, giovedì 8 novembre, non si è tenuta. Motivo: i farmacisti considerano valido l'accordo siglato il 16 ottobre.
E il 7 novembre anche la Federazione degli Ordini ha espresso al direttore dell'Aifa Pani la piena condivisione dei contenuti della nota indirizzata allo stesso da Federfarma, Assofarm, Federfarma Servizi e ADF, con la quale le Organizzazioni firmatarie hanno confermato che non avrebbero partecipato alla riunione in quanto considerano la trattativa conclusa con il raggiungimento dell’accordo formalmente sottoscritto il 16 ottobre 2012. In tale nota, è stata altresì espressa la disponibilità a percorrere una soluzione tecnica che consenta l’applicazione del nuovo metodo di remunerazione senza modificare i prezzi al pubblico dei medicinali.
Ieri la Fofi è poi intervenuta sui Ministri della Salute Balduzzi e dell'Economia Grilli e sulla Conferenza Stato-Regioni, rappresentando la "profonda preoccupazione per le attuali criticità del sistema farmacia, con particolare riguardo alle possibili ricadute sui livelli occupazionali e sulla qualità del servizio, e la necessità di stabilizzare il settore attraverso il nuovo metodo di remunerazione".
09 novembre 2012
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