Il messaggio che emerge dalla mozione dei delegati SIMET al XXXI Congresso che si è tenuto a Chianciano dal 27 al 29 Ottobre è chiaro e votato all’unanimità “Curare la persona non la malattia”: questo il paradigma su cui il SIMET ritiene si debba declinare l’assistenza sanitaria nel solco di una tradizione (storica) che rappresenta da sempre il connettivo dell’impegno del Sindacato per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, umanizzando la cura, potenziando la prevenzione e la riabilitazione, assicurando così la tutela e la promozione della salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività....” scolpito dall’articolo 32 della Costituzione. Evitare che l’autonomia “asimmetrica” tanto invocata da taluni, renda ancor più “differenziata” la distanza tra le regioni della penisola sia in termini di LEA (Livelli Essenziali Assistenza) che di LEPS (Livelli Essenziali Prestazioni Sociali)”.
L’impegno sociale, accanto alle rivendicazioni a tutela dei propri iscritti, si legge tra le righe della relazione del Segretario Nazionale Mauro Mazzoni, saldo alla guida di un’organizzazione sindacale storica che non manifesta segni di debolezza, nonostante la disaffezione generale nei confronti degli organi di rappresentanza e la fuga dei medici dal SSN in declino appaiano sempre più evidenti nel nostro paese. La manovra, giudicata fragile e insufficiente, non è in grado secondo Mazzoni di ripianare le falle di un SSN decaduto, né di invertire la tendenza a considerare le risorse economiche necessarie alla tenuta del sistema una voce di spesa e non un investimento. La ricetta è per il Segretario dei Medici del Territorio SIMET impegnarsi in prima persona, riscrivere per quanto possibile decreti sbagliati, governare la governance. E considerare Il Ssn un attore primario dello sviluppo italiano, anche in termine di creazione di posti di lavoro. A giudicare l’attenzione con la quale i delegati hanno seguito l’ECM del Congresso, tutto dedicato al CCNL, sembra che potrebbero essere poche le disapplicazioni delle aziende di questo contratto, già accettato dalle Regioni e che pare avviarsi alla firma definitiva. Preparati e vigili i quadri SIMET guardano al prossimo rinnovo CCNL e alle trattative dell’ACN per i Medici di Medicina Generale con l’idea che il Servizio sanitario nazionale "è un patrimonio prezioso da difendere e adeguare” come ha detto il presidente Mattarella al Festival delle Regioni.