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Psicologo di base. Lazzari (Cnop): “Sono sette le proposte di legge sul tema, urgente testo congiunto”

"Confidiamo si possa arrivare a testo congiunto, che approdi presto nell'aula della Camera per la sua approvazione entro l'anno. Si tratta di un investimento essenziale per aumentare l'appropriatezza e la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario”. Così il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi.

“Il Parlamento ha in discussione ben sette proposte di legge per l’istituzione della figura dello psicologo di base e del servizio di psicologia di assistenza primaria, una grande trasversalità che testimonia che il tema è reale e maturo per una sua definizione. Confidiamo si possa arrivare a testo congiunto, che approdi presto nell'aula della Camera per la sua approvazione entro l'anno. Si tratta di un investimento essenziale per aumentare l'appropriatezza e la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario”.

Lo ha detto David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, intervenendo al convegno “Psicologo assistenza primaria”, in corso alla Camera dei deputati.

“Sono tante le condizioni di salute che hanno rilevanti aspetti psicologici - ha aggiunto il presidente del Cnop - e che se non ricevono risposte tempestive e appropriate sono destinate in gran parte ad aggravarsi, con aumento enorme dei costi umani, sanitari e sociali. Tutti gli studi epidemiologici ed economici lo confermano. I dati ci dicono che oltre la metà di questi problemi vengono portati dai cittadini ai pediatri e ai medici di famiglia, cioè alla prima rete di prossimità, l’assistenza primaria. Questo spiega perché in quasi tutti i Paesi europei ci sono gli psicologi all’interno di questa rete”.

“E’ quindi fondamentale che anche in Italia si istituisca al più presto questa figura a livello nazionale per un duplice problema di equità. Perché ad oggi una serie di regioni hanno legiferato ed abbiamo quasi 19 milioni di italiani che possono accedere ad un servizio regionale e tutti gli altri ancora esclusi, e perché non ci sia discriminazione di reddito nei bisogni psicologici”, ha concluso Lazzari.

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