I medici specializzandi manifesteranno a Roma lunedi 25 settembre alle ore 11 in Piazza Bernardino da Feltre, a due passi dal Ministero dell'Università (MUR).
La manifestazione, organizzata dalle tre realtà maggiormente rappresentative dei medici specializzandi ANAAO GIOVANI, ALS (Associazione Liberi Specializzandi) e GMI (Giovani Medici d’Italia), è la prima di una serie di iniziative volte a sensibilizzare il mondo politico, accademico e civile sulle tante criticità di un’intera generazione di giovani medici e proporre soluzioni adeguate a un tema, quello della formazione degli specialisti del domani e la conseguente erogazione delle cure, che coinvolge 60 milioni di italiani.
I giovani medici chiedono:
- di aprire una fase riformatrice che archivi l'attuale inquadramento del medico specializzando, fermo al 1999 e lontano anni luce da tutti i suoi colleghi europei,
- di inquadrare il medico specializzando come un professionista che si forma anche e soprattutto nei cosiddetti Learning Hospital (Ospedali d'insegnamento non universitari e non solo ammassati in pochi reparti universitari con rapporto giovani medici posti letto 10:1), con la certificazione delle loro competenze come avviene per i dirigenti medici e non attraverso un esame di passaggio annuo che molte volte viene utilizzato come "Spada di Damocle".
- di pubblicare in relazione all'attuale concorso di specializzazione, i questionari anonimi di valutazione suddivisi per singola specialità.
“Su questi temi siamo pronti a incontrare il Ministro del MUR Bernini e i funzionari ministeriali per iniziare un franco e serrato confronto a seguito dei molteplici dinieghi su tutte le nostre richieste. Siamo pronti, in mancanza di una reale e fattiva volontà di confronto, a organizzare manifestazioni in tutte le facoltà italiane e organizzare diverse giornate di assenza di tutti gli specializzandi dai reparti, dimostrando che senza di loro migliaia di reparti universitari collasserebbero perché noi Specializzandi, contrariamente a quanto stabilito dalla legge, sostituiamo integralmente il personale medico di ruolo”.