“La vostra professionalità dipenderà dalla capacità di difendere e arricchire, con un continuo aggiornamento professionale e con l’esperienza, tutto quanto avete appreso fino ad oggi nel Vostro percorso accademico”.
Questo in estrema sintesi il messaggio lanciato da Andrea Mandelli, presidente della Fofi in occasione della cerimonia di proclamazione delle prime lauree in farmacia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un messaggio rivolto alle studentesse e gli studenti che si accingono “a tagliare questo traguardo importante per la loro vita, non solo professionale”.
“La conclusione del percorso di studi universitari segna una tappa che racchiude in sé non solo l’impegno di voi ragazzi, ma anche i sacrifici delle vostre famiglie che Vi hanno quotidianamente accompagnato, condividendo ansie, preoccupazioni, ma anche successi e progressi.
Per questo, mi rivolgo a Voi studenti che rappresentate il futuro, per affidarvi questo messaggio sentito e convinto” ha detto il Presidente dopo aver rivolto i ringraziamenti il Magnifico Rettore e il Presidente del Corso di Laurea.
“La nostra professione – ha ricordato Mandelli – è una delle più nobili e antiche e, negli ultimi anni, ha subito una repentina e moderna evoluzione, anche a seguito della pandemia da Covid-19, che ha lanciato una grande sfida a tutta la società e, allo stesso tempo, chiamato le sue classi dirigenti ad una straordinaria responsabilità. I farmacisti italiani, senza se e senza ma, si sono messi a disposizione in una situazione di difficoltà senza precedenti, reinventando il proprio ruolo al servizio dei pazienti e delle Istituzioni, che avevano bisogno della loro capacità di fare rete per traghettare il Paese fuori dall’emergenza sanitaria. Sono state così incrementate le competenze del farmacista in ambito vaccinale, di screening e, più in generale, di servizi sanitari erogabili.
Questo ha rafforzato la percezione di una delle più grandi qualità del farmacista: la nostra professione vive della relazione di cura del paziente, della capacità di ascoltare i suoi bisogni, traducendoli in una risposta umana e assistenziale. È l’aspetto più nobile del nostro quotidiano esercizio professionale: lo spirito di servizio che ingenera quella fiducia del paziente che numerose indagini e ricerche continuano a valorizzare e confermare.
Abbiamo assistito – e, mi permetto di dire, concorso – ad un ammodernamento del sistema professionale affinché rispondesse maggiormente alle nuove abilità e competenze richieste al farmacista nei diversi contesti in cui opera: in ospedale, nei servizi farmaceutici e sul territorio, anche a seguito dell’introduzione del modello della “Farmacia dei Servizi”.
Siamo chiamati, infatti, ad una sempre maggiore partecipazione al processo di cura, attraverso prestazioni come il supporto all’aderenza terapeutica, le campagne di screening, la telemedicina, senza dimenticare che la natura stessa del farmaco sta mutando a un ritmo vertiginoso, con l’avanzare delle biotecnologie e il progressivo ridursi delle molecole di sintesi.
Tutto questo ha reso necessario la riforma della classe di laurea LM-13, perfezionatasi con l’adozione dei relativi decreti attuativi, che recepiscono pienamente la formale richiesta di aggiornamento dei curricula universitari che la Federazione ha reiteratamente rappresentato nelle opportune sedi, anche parlamentari. Il gioco di squadra Ordine professionale - Accademia ha così consentito di vincere questa sfida di modernità”.
Ecco, quindi, che il presidente Mandelli ha esortato i giovani neo laureati a guardare al futuro:
“Adesso tocca a Voi, che siete il futuro, siete giovani, pieni di entusiasmo e di idee – ha sottolineato – è su di voi che le Istituzioni stanno investendo, ma Voi dovete essere consapevoli delle responsabilità che avete: prendervi cura dei pazienti che ogni giorno si rivolgeranno a Voi. Dovete farlo con conoscenza, competenza e coscienza, perché la Vostra professionalità dipenderà dalla capacità di difendere e arricchire, con un continuo aggiornamento professionale e con l’esperienza, tutto quanto avete appreso fino ad oggi nel vostro percorso accademico.
Dunque – ha concluso – auguri a Voi e alle Vostre famiglie per questo giorno così felice, ma soprattutto auguri di una vita professionale piena di successi e soddisfazioni. Ad maiora, ragazzi!”