“Al momento non è in discussione l'alleanza tra sanità pubblica e sanità privata, al netto dei contributi che entrambi i comparti possono offrire agli utenti. Semmai è il mancato rinnovo contrattuale per i professionisti del settore privato a rappresentare una ferita che nessuno ancora sana”. Così il Segretario Nazionale della Cimop (Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata), dott.ssa Carmela De Rango, che osserva: “Nessuno mette in dubbio il fatto che, proprio una saldatura ideale tra pubblico e privato, possa produrre quei frutti utili a salvaguardare l'idea stessa della sanità, così come si evince dal dibattito in corso che abbraccia la scelta di medici stranieri, le presenze a gettone, il rischio di perdere numerosi professionisti che vanno in pensione. Ma ancora prima di tali condivisibili considerazioni c'è un punto dirimente, su cui è calato un silenzio imbarazzante: 18 anni senza contratto per i medici della sanità privata rappresentano uno schiaffo. In assenza di risorse aggiuntive i medici sono sostanzialmente condannati ad essere discriminati rispetto ai colleghi del pubblico che svolgono le stesse attività negli ospedali pubblici la cui retribuzione è del 50% maggiore”.