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FederSpecializzandi. “Urgente una riforma della formazione medica” 


È quanto ha chiesto l’Associazione ai ministri Schillaci e Bernini. L’obiettivo è “affrontare in maniera organica la revisione dell’offerta formativa, aggiornare le incompatibilità professionali e cambiare il paradigma della formazione da ospedalo-centrica ad una visione territoriale”. Urgente anche l’apertura di un tavolo tecnico.

10 MAG -

“Apertura urgente di tavoli tecnici volti ad effettuare e condividere una reale programmazione delle risorse mediche necessarie per la sanità del futuro. E apertura ad una riforma della formazione medica che affronti in maniera organica la revisione dell’offerta formativa, aggiorni le incompatibilità professionali e cambi il paradigma della formazione da ospedalo-centrica ad una visione territoriale”.

Queste le richieste dell’associazione FederSpecializzandi che negli scorsi giorni ha incontrato i Ministri della Salute e dell’Università e della Ricerca, i prof. Orazio Schillaci e Anna Maria Bernini, con i relativi capo-gabinetti e responsabili della segreteria.

“In questa occasione – dichiara il presidente Michele Nicoletti – abbiamo loro rappresentato le principali esigenze dei Medici Specializzandi, rappresentando anche a questo Governo la crucialità del tema della formazione Medica Specialistica. Servono inoltre importanti interventi volti ad incrementare l’attrattività generale della professione medica, valorizzando le branche che attualmente sono in maggiore sofferenza. Inoltre, devono essere introdotte maggiori tutele, non ultima l’applicazione dei benefici prescritti dalla legge 104/92.

Vista la disponibilità manifestata dai Ministri – prosegue – auspichiamo che i suddetti tavoli tecnici possano essere attivati con urgenza, con azioni in tempi certi. In tal senso si inserisce la necessità di supportare tecnicamente e amministrativamente l’Osservatorio Nazionale per la Formazione Sanitaria Specialistica, rendendo finalmente possibile dopo tre anni un reale processo di accreditamento delle Scuole di formazione medico specialistica. Ricordiamo infatti che nelle ultime tornate, sono state oggetto di valutazione solamente le scuole di nuovo accreditamento o che avevano raggiunto una sufficienza condizionata nella precedente analisi. Ciò, benché inizialmente fosse comprensibile nel contesto emergenziale, risulta oggigiorno inaccettabile vista la massiva evoluzione delle reti formative, l’espansione del numero di borse stanziate negli ultimi anni e la disponibilità quest’anno di 38.000 questionari di valutazione della qualità della formazione. Risulta quindi necessario passare da un accreditamento solamente documentale su una parte delle scuole alla totalità delle sedi, utilizzando tutti gli strumenti possibili per esplorare e documentare abusi, illeciti e mal costume che tutti i giorni troppi colleghi devono sopportare.

Siamo consci che le richieste che avanziamo siano complesse – conclude Nicoletti – ma la situazione non è più sostenibile e l’unico modo per dare nuova linfa all’SSN è ricominciare dal suo presente. Ringraziamo infine il Vice Presidente del Senato per aver reso possibili i suddetti incontri e invitiamo le forze politiche tutte a convergere in azioni condivise per il bene del Paese”.



10 maggio 2023
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