Missione di Pace della Federazione delle Società Medico Scientifiche Italiane (Fism) a Kiev.
Una delegazione composta da S.E. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto, dal Prof. Loreto Gesualdo, Presidente della Fism e dal Dott. Franco Giuliano, Presidente dell’Associazione “L’Isola che non c’è”, ha consegnato alla Cattedrale Greco-Cattolica di Kiev un bassorilievo di San Michele Arcangelo, guerriero della Pace.
“Con questo atto simbolico abbiamo portato ‘Pillole di Pace’ nella speranza che possano essere curative e di sostegno al Sistema Sanitario Ucraino, fortemente colpito dagli eventi bellici” ha dichiarato Loreto Gesualdo.
Nell’ottica dello sviluppo dei percorsi di Cooperazione Sanitaria ed alla luce delle recenti iniziative promosse dal Ministero della Salute, impegnato nella costituzione di una partnership di centri di eccellenza nel campo degli interventi protesici e di riabilitazione, la Fism sta promuovendo il consolidamento di un percorso cooperativo volto, fra le altre cose, alla mappatura dei bisogni e, successivamente, all’attivazione d’iniziative d’interscambio per lo sviluppo di protocolli di medicina campale e telemedicina.
I dati diffusi dal Ministero della Salute, ricorda una nota della Fims, sono allarmanti: più di 10.mila Ucraini necessiteranno di protesi e riabilitazione e tra gli oltre 8.mila militari feriti, il 70.5% ha subito importanti ferite agli arti. In quest’ottica la Fism ha attivato un gruppo di lavoro intrasocietario, coordinato dal Dott. Giancarlo Rovere Consigliere Nazionale della Fism e Medico Fisiatra, nel quale verranno analizzati i bisogni della comunità sanitaria ucraina.
“Ho espresso all’Ambasciatore della Repubblica Italiana in Ucraina Pier Francesco Zazo – ha aggiunto il Presidente Fism – la massima disponibilità delle società medico scientifiche italiane a collaborare in questo periodo d’emergenza”.
“Conclusa la missione di Pace in Ucraina, attiveremo il Tavolo di Cooperazione per l’Emergenza Sanitaria in Ucraina, grazie al contributo che raccoglieremo dalle società mediche scientifiche aderenti e disponibili a consolidare percorsi di cooperazione sanitaria – ha chiosato Giancarlo Rovere – sapendo come sia fondamentale essere vicini al popolo ucraino, altresì garantendo loro pieno supporto nei percorsi riabilitativi, come specificato dal Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci”.