Balduzzi: "Alla Camera nessun ostruzionismo al Decreto". Il videomessaggio al Congresso Fimmg
"L'alluvione di emendamenti è il segnale della grande attenzione sui temi della salute", ha detto il ministro in un videomessaggio rivolto ai medici di famiglia. "Le buone pratiche nella medicina generale non mancano. E' tempo di generalizzare e rafforzare tutte queste esperienze". Poi l'appello: "Aprire ai giovani medici". All'interno il video dell'intervento di Balduzzi.
05 OTT - "C'è un alluvione di emendamenti" presentati alla Camera al decreto Balduzzi ma "non si tratta di emendamenti ostruzionistici, bensì rappresentano l'attenzione con cui il dibattito parlamentare segue i temi della sanità". Cosi' il ministro della Salute Renato Balduzzi, ha esordino in un videomessaggio inviato ai medici di famiglia riuniti a Villasimius per il 67° Congresso nazionale della Fimmg.
Il ministro si è infatti detto convinto che in questa fase “stiamo facendo insieme un importante tratto di strada” per la medicina generale e “il vostro congresso, incentrato sui temi della rete e dell’integrazione, è un pezzo non secondario di questo percorso. Gli acronimi (Upta, Creg…), le esperienze e le buone pratiche in Italia non mancano. Forse – ha spiegato il ministro - oggi il tempo è maturo per arrivare a una generalizzazioni e a un rafforzamento di tutte queste esperienze in cui molti di voi sono già coinvolti”.
Riprendendo il tema portante del Congresso Fimmg, il ministro ha poi detto ai medici di famiglia che "il filo conduttore dei provvedimenti del Governo in sanità sta proprio nella nozione di rete e integrazione. La spending review, per la parte sanitaria, si incentra sulla necessità di riorganizzare la rete ospedaliera e il Decreto legge Salute e Sviluppo trova non accaso nell’articolo 1 proprio l’attenzione alla riorganizzazione della rete territoriale. Riorganizzando queste due reti - ha sostenuto Balduzzi -, i decisori regionali riusciranno anche a riorganizzare e a migliorare anche la rete di emergenza e urgenza in una sinergia virtuosa, che vede una triangolazione, che deve essere altrettanto virtuosa, tra il decisore nazionale, il decisore regionale e il mondo delle professioni”.
"Nel Decreto – ha aggiunto– c’è una norma sulla responsabilità professionale per rendere più serena l’attività del professionista sanitario, una norma sull’intramoenia, sui Lea e sulla ripresa dell’edilizia sanitaria, la sicurezza alimentare e la farmaceutica. Ma c’è anche una norma sulla necessità di tenere fuori dalla sanità la cattiva politica. Il filo conduttore è professionalità e trasparenza”
E ancora, Balduzzi ha ricordato come accanto ad una popolazione che invecchia c’è anche una classe medica sempre più anziana: “Circa il 60% dei medici iscritti al fondo Enpam hanno tra i 50 e i 59 anni di età ed il 15,7% ha più di sessanta anni si pone quindi il problema di aprire maggiormente alle giovani generazioni”.