Il Consiglio di amministrazione dell’Enpam ha sbloccato 1,266 milioni di euro aggiuntivi per pagare il sussidio bambino a tutte le mamme che avevano i requisiti per ottenerlo nel 2022, ma non l’avevano ricevuto in tutto o in parte a causa dell’esaurimento dei fondi stanziati. La cifra, deliberata dal Cda il 23 febbraio scorso andrà a beneficio di 633 figli di dottoresse. Per la Fondazione una promessa mantenuta.
Mille bambini beneficiari. L’ultimo bando dell’Enpam a sostegno della genitorialità, infatti, ha ricevuto una quantità di adesioni ben superiori alle previsioni, calibrate in base agli anni precedenti, segnando un +30% rispetto al 2020 e +62% rispetto al 2021. I 2 milioni stanziati per la Quota A hanno già raggiunto 976 mamme, delle quali 24 hanno avuto parti gemellari, portando a mille i bimbi beneficiari.
Arrivano i bonifici anche per le mamme escluse. Per 318 dottoresse neomamme iscritte alla Quota A il sussidio di 2mila euro a figlio non aveva potuto essere erogato, mentre 296 neomamme libere professioniste afferenti alle Quota B avevano ricevuto solo la metà dei 4mila euro di sussidio previsti. Con il nuovo stanziamento di fondi, le 318 mamme di Quota A nei prossimi giorni riceveranno il bonifico di 2mila euro, idem le 296 mamme di Quota B a copertura dei 4mila spettanti.
I fondi per il 2023 Intanto per il 2023 sono già pronti 8 milioni di euro, più del doppio dei fondi preventivati nel 2022, anche perché la Fondazione spera quest’anno di essere autorizzata ad erogare i sussidi bambino non solo alle madri in camice bianco ma anche ai padri iscritti come medici o odontoiatri, nella speranza che arrivi l'autorizzazione ministeriale. Il bando per quest’anno verrà pubblicato nei prossimi mesi.
Chiara Stella Scarano