È morta Paola Rossi, cofondatrice e primo Segretario nazionale del Sindacato Unitario Nazionale Assistenti Sociali (Sunas) e primo Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali.
Nata a Cividale del Friuli nel 1935, assistente sociale dalla fine degli anni Cinquanta, ricorda una nota del Sunas, è stata una pioniera del servizio sociale, professionista attenta che ha operato con grande passione, competenza, energia e determinazione, convinta sostenitrice dei diritti delle persone e delle comunità. Protagonista del lungo percorso che ha portato al riconoscimento della professione, prima come fondatrice e Segretario Nazionale del Sunas e poi come primo Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali. Ha scritto la storia della professione contribuendo al raggiungimento di straordinari risultati, come l’approvazione della L.84/93 e l’istituzione dell’Ordine Professionale.
Nella sua presentazione al primo codice deontologico degli assistenti sociali scriveva: “Gli assistenti sociali hanno sempre avuto un codice comportamentale: è una professione che ha come fine l’uomo e il suo essere sociale, tende a introdurre cambiamenti evolutivi di crescita, di consapevolezza e acquisizione di competenze sociali, opera sul singolo in rapporto al gruppo di appartenenza e alle condizioni di vita, sul gruppo e sulla comunità in rapporto alle esigenze del singolo e alla crescita complessiva della comunità stessa”.
“Da queste sue parole – ha dichiarato il Segretario Generale del Sunas Salvatore Poidomani – l’intero gruppo dirigente del Sindacato Professionale degli assistenti sociali che lei ha contribuito a fondare e ha guidato da vera leader per molti anni, vogliamo trarre insegnamento per continuare nell’impegno per la promozione e la tutela della categoria che rappresentiamo e per l’affermazione di quei valori che ci ha trasmesso con i suoi scritti e le sue azioni”.