“Il 20 novembre 1989 è stata firmata la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ha sancito il passaggio epocale di considerare i minori quali soggetti di diritti fondamentali. I più importanti sono il principio di non discriminazione, il principio del superiore interesse del minore e il diritto di partecipazione. Quest’anno abbiamo scelto di rispondere allo spirito contenuto nell’art.12 della Convenzione, che afferma il principio di partecipazione e rispetto per l’opinione dei minori in tutti i processi decisionali in sono coinvolti. Diritto che corrisponde al dovere degli adulti di tenere in debita considerazione le loro opinioni. Per questo, il Cnop ha organizzato oggi un incontro dal titolo “Il diritto dei dirlo”, durante il quale saranno proprio le ragazze e i ragazzi a confrontarsi sui temi che li riguardano da vicino, accompagnati dalle riflessioni dei componenti del Gruppo di Lavoro Infanzia e Adolescenza”.
Lo afferma la dott.ssa Roberta Bommassar, consigliere del Cnop, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebrerà il prossimo 20 novembre.
“L’Ordine nazionale degli psicologi - aggiunge - sta lavorando per un approccio ispirato alla prevenzione e all’educazione alla salute con la presenza nelle scuole dello psicologo scolastico come importante presidio per intercettare con rapidità il malessere tra le ragazze e i ragazzi. Un tema sensibile di cui ci stiamo occupando è l’impatto che la rete ha nella vita dei giovani e la dipendenza da essa, che si manifesta in comportamenti di ritiro sociale sempre più numerosi e preoccupanti”.
“Le tematiche poste dalle nuove generazioni sono estremamente ampie e richiedono un impegno serio da parte di tutte le istituzioni, che sono chiamate a rispondere a quei principi della Convenzione dei diritti d’infanzia e dell’adolescenza di cui il prossimo 20 novembre celebriamo l’anniversario”, conclude.