Un Tavolo permanente di confronto tra l’Inail – l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro - e la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, dedicato alla tutela assicurativa pubblica. È quello che si è insediato presso la sede della Fnomceo, alla presenza dei vertici delle due istituzioni: per Inail, il Presidente Franco Bettoni, il Direttore Generale Andrea Tardiola, il Vice Direttore Generale Giuseppe Mazzetti, il Sovrintendente Sanitario Centrale Patrizio Rossi, il Direttore Centrale Rapporto assicurativo Agatino Cariola; per Fnomceo, il Presidente Filippo Anelli, il Vicepresidente Giovanni Leoni, il Segretario Roberto Monaco, insieme ai componenti del Tavolo, Domenico Della Porta, Marcello Campagna, Emilio Montaldo, Stefano Falcinelli, Diego Paschina. A coordinare il Tavolo, Domenico della Porta per Fnomceo e Patrizio Rossi per Inail.
Al centro dei lavori, la formazione, la sorveglianza delle malattie professionali, la prevenzione degli episodi di violenza, la messa a punto di percorsi riabilitativi per i professionisti vittime di aggressioni o colpiti dal Covid, l’efficientamento e semplificazione dei sistemi informatici. A margine, si è discusso anche della possibilità di estendere ai 70mila medici convenzionati, che lavorano come Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Medici della Continuità assistenziale, le tutele Inail, oggi riservate ai medici dipendenti.
“Abbiamo condiviso con Inail - spiega Anelli – la necessità di cooperare insieme su un tema di salute pubblica così rilevante come le malattie professionali dei medici. Tra queste, una parte importante ricoprono gli esiti fisici e psicologici delle aggressioni e dello stress lavoro-correlato. La collaborazione su questi temi costituisce un presupposto importante per sviluppare insieme progetti che intervengano soprattutto sulla prevenzione e riabilitazione. Sono fenomeni, questi, che riguardano tutti i medici, compresi quelli convenzionati, per i quali sono allo studio nuove forme di tutela, che dovranno, ovviamente, essere sviluppate in un tavolo ad hoc con le parti coinvolte”.
Tra i progetti formativi congiunti, che saranno sviluppati sulle piattaforme già in uso da parte di Fnomceo e Inail, un corso, appunto, sulla prevenzione della violenza, con modalità e strumenti innovativi. E una campagna per l’individuazione precoce delle patologie a genesi professionale, spesso misconosciute e quindi sottostimate nella reale incidenza nella popolazione lavorativa, attraverso il diretto coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei medici ospedalieri.
“Con l’insediamento del Tavolo - aggiunge Bettoni - diamo avvio ad una proficua collaborazione tra Inail e Fnomceo con l’obiettivo di trasformare il gruppo di lavoro in un punto di riferimento permanente per semplificare e agevolare l’attività lavorativa dei medici e la qualità di vita dei loro assistiti, con il miglioramento delle prestazioni. Questa sinergia permetterà all’Istituto di consolidare ulteriormente il ruolo di integrazione e supporto al Servizio sanitario nazionale”.
“La pandemia ha fatto riemergere con forza la questione dell’esclusione dalla tutela Inail di soggetti particolarmente esposti al rischio contagio, come quella dei medici di famiglia e dei medici liberi professionisti. Ci impegneremo dunque – conclude Bettoni - a valutare i margini di azione per garantire anche a queste categorie di lavoratrici e lavoratori la piena tutela assicurativa”.