Storia e valori, competenze e sguardo sul futuro. Sono questi i pilastri su cui si fonda il XLIII Congresso Nazionale SIFO,
Un Congresso - organizzato a Bologna dal 27 al 30 ottobre a Palazzo della Cultura e dei Congressi - dove sono attese oltre 2.500 presenze e che ha scelto un titolo ‘valoriale’: “Clinica, Etica, Managerialità. Costruiamo insieme la salute di domani” temi di riferimento di una professione sanitaria che festeggia i suoi 70anni di vita confermandosi al centro del rinnovamento del Servizio sanitario nazionale.
“Il Congresso nazionale sarà per tutti noi farmacisti ospedalieri e dei servizi territoriali l’occasione privilegiata per condividere strategie, progetti e best practice con tutti gli stakeholder della sanità – afferma Arturo Cavaliere, presidente SIFO – prima di tutto occorre ricordare che questo nostro evento annuale si sviluppa sulle radici importanti della nostra storia: il 14 giugno del 1952 infatti nasceva SIFO grazie all’iniziativa dei soci fondatori e del suo primo presidente, Plinio Uccelli. Quei padri fondatori avevano l’obiettivo dichiarato di migliorare la qualità dell’assistenza delle cure, attraverso una puntuale e competente governance del farmaco: posso dire che in sette decenni SIFO non è mai venuta meno a quell’obiettivo, uno scopo irrinunciabile che ancora oggi è parte della nostra mission”.
Dopo settant’anni, decine di congressi e convegni, pubblicazioni e progetti, ricorda una nota, SIFO è diventata una società scientifica autorevole e riconosciuta (come confermato dalle collaborazioni con Aifa, Agenas, Iss e Ministero della Salute) che ha percorso un cammino che l’ha portata dagli albori della professione, ad un presente ricco di ruoli e responsabilità.
“Oggi siamo al centro della governance del farmaco e dell’HTA – sottolinea Cavaliere – interpretiamo un ruolo fondamentale nelle terapie personalizzate e nei Molecolar Tumor Board, sviluppiamo progetti specifici in vari ambiti, dall’erogazione diretta dei farmaci ad alto contenuto tecnologico fino alla gestione dei diagnostici in vitro, dei devices altamente specialistici e dei digital therapeutics. Il tutto collaborando con le massime istituzioni e con le società scientifiche italiane e nazionali. Per questo riteniamo di poter svolgere un ruolo centrale e proattivo proprio nel momento in cui il PNRR e il DM77 stanno per imprimere una forte accelerazione al rinnovamento del sistema italiano di cure e di assistenza socio-sanitaria”.
“Lo sviluppo delle tematiche che SIFO ha posto al centro del suo evento nazionale – sottolinea Alessandro D’Arpino, vice-presidente della Società scientifica e presidente del Congresso – suggerisce un approfondimento dei tre capisaldi dell’attuale rinnovamento del SSN: clinica, etica e managerialità. Tutti siamo coscienti che in questo nostro presente - scosso negli ultimi tre anni da una drammatica pandemia e da una guerra sanguinosa - il PNRR, con una visione complessiva che punta a superare il distacco tra ospedale e territorio, e con tante risorse messe in campo dal punto di vista economico-finanziario e progettuale, sta offrendo al nostro Paese una opportunità di rinnovamento, avviando proprio una riprogettazione di sistema. Ebbene: solo poggiandoci su valori e processi clinici forti e scientificamente inattaccabili, solo riferendoci ad un’etica professionale cristallina e basandoci su qualità manageriali effettive e condivise, sapremo trasformare il PNRR in un’opportunità per la salute di domani”.
In questo senso la piattaforma valoriale proposta da SIFO e organizzata nel programma del Congresso (che ha Anna Marra come presidente del Comitato Scientifico e Mauro Mancini come presidente del Comitato Organizzatore), che va ad incidere proprio sui temi della formazione professionale, dell’innovazione e dell’assessment tecnologico, è un ulteriore passo avanti per una professione che da anni sviluppa un attento e puntuale percorso di riflessione sui bisogni di salute e sul mutamento qualitativo del Ssn.
Ma come si svilupperanno i tre temi di riferimento valoriale nei quattro giorni di lavori congressuali? Risponde il presidente del comitato scientifico Anna Marra: “Quali sono le competenze che il farmacista dovrà acquisire per affrontare la sanità del futuro? Sono tante, variegate, trasversali. E dunque il nostro titolo per il XLIII Congresso - clinica, etica e managerialità - indica proprio le ‘luci guida’ con cui dobbiamo interpretare il rinnovamento nel SSN. Queste tre tematiche hanno fatto pertanto da ‘ossatura’ a tutto il programma scientifico del Congresso, rappresentando sia nelle main sessioni, che nei focus e ed anche nel LabLife i contenuti attorno a cui sviluppare l’approfondimento ed il dibattito interdisciplinare”.
Ed ecco così le sessioni su Real World Evidence per la definizione del valore a supporto dell’etica dell’informazione (sessione inaugurale, 27 ottobre), sul Monitoraggio della spesa farmaceutica per farmaci e DM (28 ottobre), sul Contrasto dell’antibiotico resistenza (28 ottobre). A queste seguiranno quelle su Digital Health e cronicità (28 ottobre), Quale futuro per uno sviluppo sostenibile in sanità (28 ottobre), DM 77: i nuovi modelli territoriali, digital health e domiciliarità delle cure alla luce del PNRR (29 ottobre), Nuovi orizzonti terapeutici in oncologia (29 ottobre). Il XLIII Congresso si concluderà con sessioni su Reti delle malattie rare: modelli regionali a confronto (29 ottobre), La stampa 3d in ambito biomedico e con il dibattito finale tra professionisti internazionali sull’Automazione, robotica e digitalizzazione nell’ambito delle farmacie ospedaliere europee (30 ottobre).