“Ho firmato il decreto che istituisce l'Ordine dei Fisioterapisti. È un riconoscimento del ruolo importante di questa professione sanitaria. Nella Giornata Mondiale della Fisioterapia dobbiamo valorizzare sempre più ogni donna e ogni uomo del SSN, il nostro bene più prezioso”. Lo ha annunciato oggi il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Fino ad oggi i circa 70mila fisioterapisti istaliani erano rappresentati in un Albo nazionale all'interno del maxi Ordine dei Tsrm-Pstrp insieme a tutte le atre professioni sanitarie.
Con il decreto firmato oggi nascono così gli “Ordini della professione sanitaria di fisioterapista” su base territoriale e a livello nazionale la “Federazione nazionale degli Ordini della professione sanitaria di fisioterapista”. Ambedue saranno regolati in base alla nuova disciplina odrinistica stabilita con la riforma "Lorenzin" del 2018.
“Questo è un risultato importante, frutto di un lavoro che inizia da lontano e che ora possiamo ufficializzare dopo il parere del Consiglio di Stato”, ha affermato il ministro Speranza che ha aggiunto: “Voi eravate già prima un pezzo importante del Sistema sanitario nazionale e oggi lo siete ancora di più. Siamo in un tempo eccezionale, serve investire di più nelle donne e negli uomini del nostro SSN. Siamo riusciti ad aumentare le risorse ma è solo un punto di partenza. Dobbiamo mantenere il livello di spesa per la sanità al 7% sul PIL. La partita del personale è quella decisiva: bisogna superare silos chiusi e tetti di spesa”.
Ho firmato il decreto che istituisce l'Ordine dei Fisioterapisti. È un riconoscimento del ruolo importante di questa professione sanitaria. Nella Giornata Mondiale della Fisioterapia dobbiamo valorizzare sempre più ogni donna e ogni uomo del SSN, il nostro bene più prezioso. pic.twitter.com/3u5tiZFZCg
— Roberto Speranza (@robersperanza) September 8, 2022
Il commento della Presidente della FNO Tsrm-Pstrp. “Oggi è un momento importante per i Fisioterapisti, che oltre a celebrare la loro Giornata mondiale, in Italia festeggiano la firma del decreto di istituzione degli Ordini e della relativa Federazione della professione sanitaria di Fisioterapista”, ha detto la presidente Teresa Calandra.
“Il decreto - ha aggiunto - non cambia la sostanza della rappresentatività istituzionale dei Fisioterapisti: infatti, dal 2018, al pari delle altre 18 professioni, di cui due già precedentemente ordinate, hanno trovato nei Consigli direttivi e nelle Commissioni di albo degli Ordini, nel Comitato centrale e nella Commissioni di albo nazionale della relativa Federazione nazionale dei TSRM e PSTRP la loro rappresentanza istituzionale e professionale”.
“Ciò che cambia è che ora potranno esprimerla in modo non mediato, senza dover mai prima fare i conti con le istanze di altre professioni, e questa potrebbe non essere la modalità di maggior utilità, anche se legittima; stare insieme è difficile, ma se ci si confronta in modo costruttivo - ha sottolineato ancora - si ottengono i risultati migliori, perché questi sono la sintesi impegnativa, a volte forzata, di più storie, di più visioni, di più sensibilità, di più competenze, di più esperienze”.
“In questi pochi anni, confidiamo di aver trasferito, anche ai Fisioterapisti il valore della rinuncia alla rivendicazione corporativa a favore di interessi plurali e di sistema, base sulla quale i Tecnici di radiologia, quale frutto della loro pluridecennale esperienza istituzionale, hanno costruito la loro filosofia, quella che ha consentito di dare gambe alla legge 3/2018 e realizzare ciò che poi è diventato il Maxi Ordine, che nella pratica si è concretizzato in quelli che erano gli ex Collegi dei TSRM”, ha detto ancora Calandra.
I commenti delle forze politiche. “Un nuovo Ordine assume un rilievo anche nei confronti della pubblica amministrazione e dello Stato: è un elemento di sorveglianza attiva rispetto alla qualità e professionalità degli iscritti. Non dobbiamo dimenticare l’abusivismo professionale: così diamo più garanzie ai pazienti. Dall’altro lato si possono immaginare percorsi di ricerca e una maggiora professionalizzazione” spiega l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
“Bisogna mettere al centro il paziente con le sue esigenze e le sue problematiche. Una, per esempio, è quella di essere troppo distanti dalle strutture. Proprio per questo ho presentato anche un progetto di legge sul fisioterapista di comunità” ha affermato la senatrice Paola Boldrini, Pd, capogruppo dem in commissione Sanità al Senato.
“La figura del fisioterapista va inserita a pieno titolo nella riforma del sistema sanitario territoriale. Dobbiamo dare il giusto riconoscimento a tutti quei professionisti che durante la pandemia sono stati vicini ai cittadini, dimostrando quanto sia fondamentale il loro lavoro” ha invece spiegato la presidente della commissione Sanità Annamaria Parente.