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“Ho firmato il decreto che istituisce l'Ordine dei Fisioterapisti. È un riconoscimento del ruolo importante di questa professione sanitaria. Nella Giornata Mondiale della Fisioterapia dobbiamo valorizzare sempre più ogni donna e ogni uomo del SSN, il nostro bene più prezioso”. Lo ha annunciato oggi il Ministro della Salute, Roberto Speranza. “Questo è un risultato importante, frutto di un lavoro che inizia da lontano e che ora possiamo ufficializzare dopo il parere del Consiglio di Stato”, ha affermato il ministro Speranza che ha aggiunto: “Voi eravate già prima un pezzo importante del Sistema sanitario nazionale e oggi lo siete ancora di più. Siamo in un tempo eccezionale, serve investire di più nelle donne e negli uomini del nostro SSN. Siamo riusciti ad aumentare le risorse ma è solo un punto di partenza. Dobbiamo mantenere il livello di spesa per la sanità al 7% sul PIL. La partita del personale è quella decisiva: bisogna superare silos chiusi e tetti di spesa”. Ho firmato il decreto che istituisce l'Ordine dei Fisioterapisti. È un riconoscimento del ruolo importante di questa professione sanitaria. Nella Giornata Mondiale della Fisioterapia dobbiamo valorizzare sempre più ogni donna e ogni uomo del SSN, il nostro bene più prezioso. pic.twitter.com/3u5tiZFZCg Il commento della Presidente della FNO Tsrm-Pstrp. “Oggi è un momento importante per i Fisioterapisti, che oltre a celebrare la loro Giornata mondiale, in Italia festeggiano la firma del decreto di istituzione degli Ordini e della relativa Federazione della professione sanitaria di Fisioterapista”, ha detto la presidente Teresa Calandra. I commenti delle forze politiche. “Un nuovo Ordine assume un rilievo anche nei confronti della pubblica amministrazione e dello Stato: è un elemento di sorveglianza attiva rispetto alla qualità e professionalità degli iscritti. Non dobbiamo dimenticare l’abusivismo professionale: così diamo più garanzie ai pazienti. Dall’altro lato si possono immaginare percorsi di ricerca e una maggiora professionalizzazione” spiega l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
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Giovedì 08 SETTEMBRE 2022
Fisioterapisti. Nasce il nuovo Ordine per 70mila professionisti: il ministro Speranza ha firmato oggi il decreto istitutivo. Ecco il testo
L’annuncio del Ministro della Salute durante il convegno dell'Aifi nella Giornata mondiale della fisioterapia: “È un riconoscimento del ruolo importante di questa professione sanitaria”. Fino ad oggi i fisioterapisti erano rappresentati in un Albo nazionale all'interno del maxi Ordine dei Tsrm-Pstrp insieme a tutte le atre professioni sanitarie. Ferrante (Albo fisioterapisti): “È una cosa forte, che generazioni di fisioterapisti hanno voluto”. Calandra (Tsrm-Pstrp): “Non perdiamo la capacità di stare insieme”. I commenti dei politici. IL DECRETO
Fino ad oggi i circa 70mila fisioterapisti istaliani erano rappresentati in un Albo nazionale all'interno del maxi Ordine dei Tsrm-Pstrp insieme a tutte le atre professioni sanitarie.
Con il decreto firmato oggi nascono così gli “Ordini della professione sanitaria di fisioterapista” su base territoriale e a livello nazionale la “Federazione nazionale degli Ordini della professione sanitaria di fisioterapista”. Ambedue saranno regolati in base alla nuova disciplina odrinistica stabilita con la riforma "Lorenzin" del 2018.
Il commento del presidente dell'Albo nazionale. "È una cosa forte, che generazioni di fisioterapisti hanno voluto. Ne sono passati di colleghi che hanno sperato in questo momento. Non possono non pensare ad uno in particolare, di cui non farò il nome ma tutti noi sappiamo di chi parlo. Se lui fosse qua, farebbe la ola molto più di tutti noi. Ma noi siamo qui anche per lui e questo percorso ha visto il suo esito anche per quello che è stato fatto", il primo commento all'annuncio del ministro da parte del presidente della Commissione Nazionale d'Albo dei Fisioterapisti, Piero Ferrante.
"Non posso non pensare agli uomini e alle donne, ai colleghi e alle colleghe fisioterapiste - ha aggiunto- che ogni giorno si relazionano e in questo modo vedono più chiara la loro identità, la loro casa, la loro famiglia".
"Questo non è l'anno zero - ha sottolineato Ferrante - perché noi fisioterapisti entriamo nelle famiglie e nelle loro sofferenze, cerchiamo di farci portatori sani di istanze delle sofferenze delle famiglie. In questo modo sarà sicuramente più facile perfezionare, quindi non l'anno zero, ma l'anno uno".
"Mi riallaccio con piacere alle parole del signor ministro - ha tenuto a precisare - è un inizio, non è un traguardo e su questo sono perfettamente d'accordo con lui".
"È un nuovo inizio che noi accettiamo con piacere - ha continuato - perché l'Ordine è un luogo di riconoscimento, di confronto ma anche di condivisione e collaborazione fra tutte le professioni sanitarie e solo quando saremo pronti a mettere a punto al cento per cento la nostra macchina organizzativa, noi, mettendoci in relazione con tutte le professioni sanitarie, in primis quelle di cui abbiamo fatto parte e che ringraziamo, saremo capaci di essere più attenti, più accorti, più efficaci e più efficienti".
"Perché l'Ordine dei fisioterapisti? Innanzitutto - ha proseguito Ferrante - per poter dire 'presente' in prima persona alle mutate condizioni del cittadino, poi per poter affrontare a piene mani le sfide che il Pnrr ci sta ponendo davanti, per poter essere ancor più fattivi, ove possibile, nel mettere a punto la nostra vita professionale che spesso si interseca con la nostra vita professionale".
"L'Ordine dei fisioterapisti è un traguardo ma è un meraviglioso inizio, è quel qualcosa che ci accompagnerà e che sarà di supporto non solo a livello centrale ma, ove possibile, ancor più a livello periferico, dove sarà possibile intercettare i bisogni dei cittadini e delle diverse realtà sanitarie regionale a livello locale ed essere efficienti ed efficaci. Mi piace chiudere - ha poi detto - citando la frase del ministro: tutta la nostra attività, prima umana e poi professionale, è plasmata attorno a quel meraviglioso articolo 32 della Costituzione italiana".
"Grazie alle istituzioni che ci sono state accanto, ai politici che ho 'stalkerizzato', grazie ai miei colleghi della Commissione nazionale, ai territori, a tutti i 68.000 professionisti che oggi vedono raggiunto un nuovo inizio della loro vita professionale. E grazie al ministro e al ministero della Salute, che non ci hanno mai fatto sentire soli", ha concluso.
“Il decreto - ha aggiunto - non cambia la sostanza della rappresentatività istituzionale dei Fisioterapisti: infatti, dal 2018, al pari delle altre 18 professioni, di cui due già precedentemente ordinate, hanno trovato nei Consigli direttivi e nelle Commissioni di albo degli Ordini, nel Comitato centrale e nella Commissioni di albo nazionale della relativa Federazione nazionale dei TSRM e PSTRP la loro rappresentanza istituzionale e professionale”.
“Ciò che cambia è che ora potranno esprimerla in modo non mediato, senza dover mai prima fare i conti con le istanze di altre professioni, e questa potrebbe non essere la modalità di maggior utilità, anche se legittima; stare insieme è difficile, ma se ci si confronta in modo costruttivo - ha sottolineato ancora - si ottengono i risultati migliori, perché questi sono la sintesi impegnativa, a volte forzata, di più storie, di più visioni, di più sensibilità, di più competenze, di più esperienze”.
“In questi pochi anni, confidiamo di aver trasferito, anche ai Fisioterapisti il valore della rinuncia alla rivendicazione corporativa a favore di interessi plurali e di sistema, base sulla quale i Tecnici di radiologia, quale frutto della loro pluridecennale esperienza istituzionale, hanno costruito la loro filosofia, quella che ha consentito di dare gambe alla legge 3/2018 e realizzare ciò che poi è diventato il Maxi Ordine, che nella pratica si è concretizzato in quelli che erano gli ex Collegi dei TSRM”, ha detto ancora Calandra.
“Bisogna mettere al centro il paziente con le sue esigenze e le sue problematiche. Una, per esempio, è quella di essere troppo distanti dalle strutture. Proprio per questo ho presentato anche un progetto di legge sul fisioterapista di comunità” ha affermato la senatrice Paola Boldrini, Pd, capogruppo dem in commissione Sanità al Senato.
“La figura del fisioterapista va inserita a pieno titolo nella riforma del sistema sanitario territoriale. Dobbiamo dare il giusto riconoscimento a tutti quei professionisti che durante la pandemia sono stati vicini ai cittadini, dimostrando quanto sia fondamentale il loro lavoro” ha invece spiegato la presidente della commissione Sanità Annamaria Parente.
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