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Rinviate le ferie programmate a Infermieri, la Cisl Fp Toscana Nord diffida l’Ausl Toscana Nord Ovest


Il rinvio causato dalla carenza di personale colpisce anche Oss e tecnici sanitari. La Cisl Fp Toscana Nord chiederà un’assemblea per approfondire le criticità del settore che hanno interessato: “La Asl sta ledendo gravemente i diritti di tutti i lavoratori ed anche delle Organizzazioni sindacali che li rappresentano”

30 MAR - “La Asl sta ledendo gravemente i diritti di tutti i lavoratori ed anche delle Organizzazioni sindacali che li rappresentano. Ora basta. Troveremo il modo di fermare l’arrogante politica aziendale anche a costo di chiedere le dimissioni dei dirigenti responsabili”.

Questa la dura la reazione della Cisl Fp Toscana Nord alla decisione aziendale di non dar corso alle ferie programmate dal personale per il mese di aprile in diversi settori del Po San Luca.
 
“Abbiamo ‘scoperto’ che l’azienda ha sospeso le ferie programmate al Pronto Soccorso, Salute mentale (Spdc) e Area medica – hanno spiegato Enzo Mastorci, Segretario Cisl FP Toscana Nord e Maria Grazia Simoni – ai sindacati non è stata data nessuna informativa, e ai lavoratori la ‘lieta notizia’ è stata comunicata con un messaggio whatsapp inviato dal coordinatore. Ma vi è di più, i lavoratori sgomenti ci hanno allertato su problematiche che riguardano diversi settori, e, fatte le dovute indagini, abbiamo portato alla luce anche un fitto sottobosco di situazioni, comportamenti e scelte di alcune figure professionali che sono un vero e proprio esempio negativo, che necessita di essere monitorato dai livelli gestionali superiori in modo da evitare il ripetersi di errori che la Cisl non può tollerare in quanto lesivi del rispetto della dignità umana”.

Il sindacato indica quindi alcuni esempi: il personale Oss già assegnato a settori del PO San Luca, è stato spostato dalla sera alla mattina alle Cure Intermedie Covid, del Campo di Marte, con la massima leggerezza, senza nemmeno sottoporre il lavoratore alla prescritta visita da parte del medico competente.

Nel settore della Salute Mentale il personale è frequentemente chiamato per la sorveglianza del paziente psichiatrico a rischio suicidio, ricoverato in settori diversi dal Servizio PDC, in questi casi viene attivata la pronta disponibilità, quale previsione contrattuale già contestata dalla Cisl in assenza del prescritto Piano annuale.
La Cisl rassicura quindi il personale interessato e anticipa che chiederà un’assemblea per approfondire le criticità del settore e contestualmente chiederà all’Azienda l’immediata sospensione della PD, attivata nel 2020 in modo provvisorio e sperimentale, dal Dirigente Mirco Gregorini.
Sul territorio, nel settore dell’Assistenza domiciliare le cose non vanno meglio, anzi. “Il clima interno è completamente deteriorato il personale si è visto costretto ad attivare il percorso benessere organizzativo – aggiungono i dirigenti Cisl – superfluo ricordare che il capo di un team di lavoro deve prima di tutto saper essere un leader per i suoi collaboratori, sforzandosi di trovare il giusto equilibrio tra potere e responsabilità e favorire un ambiente di lavoro sereno e positivo, ma a volte per qualcuno un ripasso di queste regole basilari può far bene.

Ultimamente, aggiungono, è stata prevista una riorganizzazione del servizio di assistenza domiciliare sul territorio che vede impegnati gli infermieri di famiglia e prevede un aumento delle festività lavorate ed implementazione delle cure palliative: “Il tutto senza il benché minimo coinvolgimento degli operatori interessati ed in assenza di un accenno/informativa alle Organizzazioni Sindacali. È corretto? Ad avviso della Cisl FP Toscana Nord assolutamente no, perché tali omissioni limitano l’esercizio dell’attività sindacale e della partecipazione democratica”.

“Abbiamo accertato – proseguono Mastorci e Simoni – che al personale del blocco parto che fa turni di 12 ore, è stato decurtato retroattivamente il minutaggio timbrato per cambio divisa e passaggio di consegne, senza una preventiva comunicazione né agli interessati né alle Organizzazioni sindacali, la Cisl FP ricorda all’Azienda che queste operazioni, che vanno ad incidere sulle registrazioni degli orari, sono illegittime, per cui i minuti timbrati e lavorati, laddove siano stati incautamente cancellati, devono riapparire, ed essere conteggiati”.
Ma su questo argomento l’Organizzazione Sindacale si ferma qui, “volendolo affrontare in altra sede”. Ad ogni modo, la nota dolente che riteniamo responsabile della gran parte dei problemi rappresentati, resta la carenza di personale che si aggrava ogni giorno di più, in buona sostanza i lavoratori di tutti i profili dei diversi settori ed ambiti, sono insufficienti a garantire i servizi. Questo è sicuramente un punto fermo dal quale far partire ogni ragionamento.
Ma la Asl, pur nella consapevolezza delle criticità dovute alla carenza di organico, ha deciso di non rinnovare gli Oss interinali già formati, in scadenza il 31/03/2022 e di gestire la necessità urgente di Oss per le Cure Intermedie, andando ad impoverire l’assistenza notturna nei setting dell’area medica e dell’area chirurgica del PO San Luca, a danno dell’utenza e dei lavoratori che si devono fare carico di un numero di pazienti che non rispetta gli standard”.
“Ma dove si vuole arrivare? – concludono Mastorci e Simoni – per la Cisl il dialogo è ancora aperto, ma la corda si sta per spezzare”.

30 marzo 2022
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