I farmacisti italiani su approvvigionamento di iodio: “Nessun allarme in Italia, evitare il rischio del fai-da-te”
“Da parte delle Autorità competenti - chiarisce Andrea Mandelli, Presidente FOFI - non vi è alcuna indicazione all'approvvigionamento di iodio per un’eventuale minaccia nucleare. Pertanto, la richiesta di medicinali a base di questa sostanza è del tutto ingiustificata”.
07 MAR - La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) precisa che non vi è alcun allarme che giustifichi la richiesta in farmacia di compresse di iodio, da assumere per prevenire o per arginare possibili danni provocati da emissioni radioattive.
“Da parte delle Autorità competenti - chiarisce
Andrea Mandelli, Presidente FOFI - non vi è alcuna indicazione all'approvvigionamento di iodio per un’eventuale minaccia nucleare. Pertanto, la richiesta di medicinali a base di questa sostanza è del tutto ingiustificata. L’uso indiscriminato e inconsapevole di questi prodotti è da sconsigliare, sia a scopo preventivo, per il quale non vi sono evidenze di efficacia, sia per finalità terapeutiche. L’assunzione di farmaci a base di iodio, come per tutti i medicinali, deve avvenire esclusivamente su indicazione e sotto la supervisione del personale sanitario, e in base agli indirizzi delle autorità sanitarie competenti”.
07 marzo 2022
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