Da Smi e Fespa “perplessità su risorse: incerte e inadeguate”
28 LUG - Il Sindacato di Medici Italiani, e Fespa, la Federazione degli Specialisti Ambulatoriali, guardano con “preoccupazione e attenzione” alla nuova bozza di Atto di indirizzo per il rinnovo di contratto e convenzioni. Per le due sigle sindacali (rappresentative per la medicina generale e la specialistica ambulatoriale) “il nuovo testo ha recepito alcune delle proposte avanzate unitariamente, da tutta l'Intersindacale, per quanto riguarda la definizione e applicazione del nuovo Piano per la cronicità e, in generale, sugli aspetti più controversi dal punto di vista normativo. Ma non basta”.
Per Smi e Fespa “rimane, il vero ed enorme convitato di pietra, cioè il nodo economico, con ipotetici stanziamenti che risultano ancora incerti, in assenza di una seria presa di posizione del Governo che dovrebbe prendere in mano la situazione, evitando i tatticismi di alcune regioni.Ma soprattutto: le risorse sono inadeguate per avviare quelle pretesa rivoluzione copernicana delle cure primarie, del territorio e dell'emergenza per garantire una continuità dell'assistenza h24, medicalizzata, universale, pubblica e di qualità”.
Dubbi anche sulla “disparità di trattamento nella destinazione dei fondi tra i diversi settori”.
Da Smi e Fespa chiedono alla controparte pubblica “a garantire non solo la celerità nella riapertura delle trattative a settembre, ma anche la unitarietà dei tavoli per evitare incomprensibili esclusioni nei confronti di tutte le sigle rappresentative”.
28 luglio 2017
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