Calabrò (Ncd): “Governo non sia sordo a richieste giovani medici”
03 GIU - “Il Governo non resti sordo alle richieste dei giovani medici scesi in piazza per difendere il loro futuro. Quale sanità consegneremo al domani se non agevoliamo l’ingresso di leve giovani e fresche nel Servizio Sanitario Nazionale, un settore che più di ogni altro ha bisogno di una ventata di entusiasmo, di ragazzi che hanno voglia di formarsi sul campo? Si inizi dallo sblocco del turn over che, tra l’altro, ha penalizzato fortemente la qualità dell’assistenza sanitaria senza comportare una contestuale e incisiva riduzione della spesa del personale”. Ad affermarlo è stato l’onorevole
Raffaele Calabrò, capogruppo NCD presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, durante la manifestazione indetta a Montecitorio dai giovani medici.
“Non illudiamo gli aspiranti camici bianchi!”, ha proseguito Calabrò. “Si ripensi, senza farsi prendere dalla fretta, il sistema di accesso alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, che non può essere abolito, ma ripensato e programmato, tenendo conto del fabbisogno dei professionisti medici. Aprire a tutti per poi bloccarli in un secondo momento, servirebbe soltanto a creare illusioni in migliaia di giovani che non avrebbero alcuno sbocco professionale nel nostro Paese”.
“Il Governo – ha concluso il depurato - non lesini le risorse per la formazione post laurea per le scuole di specializzazione, i corsisti di medicina generale e gli specializzandi non medici di area sanitaria. I giovani medici hanno individuato uno strumento normativo per le possibili coperture al finanziamento della specializzazione. È in ballo il loro domani e il futuro della sanità italiana”.
03 giugno 2014
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