Il sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED smentisce le voci che stanno circolando in queste ore sulla stampa in merito ad un imminente sciopero della categoria. “Sebbene il malcontento ed il disagio dei medici siano palpabili, le modalità della protesta non sono ancora state definite, e saranno discusse il prossimo 25 gennaio nel corso di un incontro dei direttivi nazionali delle organizzazioni sindacali più rappresentative dei medici dipendenti e convenzionati” dichiara Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED (a cui aderiscono le sigle ANPO, ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED).
“Come CIMO-FESMED – aggiunge Quici - intendiamo chiedere alle Istituzioni risposte immediate su alcuni temi che riguardano strettamente la professione: la definizione puntuale di atto medico che ponga un freno al costante task shifting di attività mediche verso altri professionisti sanitari; la depenalizzazione dell’atto medico che consenta ai medici di lavorare serenamente, abbattendo anche i costi della medicina difensiva che ammonta a circa 13 miliardi l’anno; la rivendicazione della presenza di rappresentanti dei medici in tutti gli organi che definiscono l’organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario nazionale”.
“Sono questi i temi che porremo all’attenzione dei colleghi a fine mese. Si tratta dunque di argomenti legati strettamente al nostro ruolo, e non di mere rivendicazioni sindacali che saranno discusse in altre sedi, a partire dalla trattativa in Aran per il rinnovo del contratto dei medici dipendenti del SSN che sta per avviarsi”.
“Lo ripetiamo ancora una volta: senza medici non c’è salute. È tempo che tutti se ne rendano conto”, conclude.