“Dopo lunga interruzione, la ripresa dell’iter per il riconoscimento sanitario degli osteopati consegue oggi un risultato tanto atteso quanto incoraggiante. La definizione di un corso di studi autonomo per diventare osteopata conferirà sicurezza collettiva attraverso il controllo dei requisiti pedagogici fino ad oggi affidati alla creatività auto-referenziale e contestabile dei più”. È quanto afferma Luigi Ciullo, presidente Adoe.
“Ci auguriamo – prosegue - che presto segua l’ultimo Decreto che disciplinerà con rigore formale la verifica delle competenze e delle esperienze dei professionisti a salvaguardia della Salute e della Dignità della nuova professione sanitaria. Il ruolo preventivo e interdisciplinare degli osteopati italiani potrà applicarsi nel SSN con efficacia interdisciplinare soltanto a partire da regole certe, linee guida e buone prassi condivise. La nostra Associazione tecnico-scientifica, i cui rappresentanti per primi sostennero l’evoluzione sanitaria dell’osteopatia, chiederà assoluta coerenza a riconoscimento delle migliori qualifiche di chi ha investito nella propria formazione in termini di legalità e sacrificio, rispondendo alla lunga precarietà senza cercare scorciatoie ma con attitudine e umiltà terapeutica di un impegno pluriennale verificabile”.