Cittadinanzattiva: “Su cesareo ministero deve andare ben oltre”
13 FEB - Allineare le tariffe di rimborso per il parto cesareo a quelle del parto naturale ed estendere l’epidurale. È quanto chiede il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva, secondo il quale il ministero della Salute dovrebbe andare “ben oltre l’invio dei Nas nelle strutture ospedaliere per accertare eventuali abusi”.
“Il Ministero – ha spiegato Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tdm-Cittadinanzattiva - a nostro parere ha almeno due strumenti per evitare i cesarei impropri: uniformare i DRG del cesareo a quelli del parto spontaneo, ossia rimborsare alle strutture le due prestazioni con la stessa tariffa, in modo che nessun medico o struttura vi faccia ricorso per ragioni economiche, ed estendere l’utilizzo dell’analgesia epidurale e di un’adeguata assistenza alle partorienti, di modo che tutte le donne possano sentirsi sicure di partorire in modo naturale, quando ci siano le condizioni cliniche adeguate, senza chiedere un inutile ricorso al cesareo”.
Il Tdm chiede inoltre al ministro di “inviare i Nas nelle residenze sanitarie assistenziali e nelle case di riposo dove si registrano sempre più spesso casi di violazione della legge e talvolta di lesione vera e propria dei diritti umani, come mostrano i recenti casi di cronaca in Liguria e nel Lazio”.
13 febbraio 2012
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