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Covid. Draghi: “Curva epidemiologica sotto controllo. In Italia campagna vaccinale procede più spedita della media UE”


"A fine giugno meno di 1/3 della platea aveva completato il ciclo vaccinale. Negli ultimi 3 mesi e mezzo l'Italia ha vaccinato più della metà della popolazione con più di 12 anni. Uno sforzo straordinario per il quale dobbiamo essere grati al nostro Ssn a partire da medici e infermieri e all'immane opera logistica compiuta”. E per il futuro: "Dobbiamo evitare il ripetersi dei pericolosi episodi di protezionismo sanitario a cui abbiamo assistito nei primi mesi della pandemia. Continueremo a lavorare per migliorare la risposta globale a future crisi sanitarie".

20 OTT - “Dopo un’avvio stentato la campagna di vaccinazione europea ha raggiunto risultati molto soddisfacenti e in italia la campagna procede più spedita della media Ue: a oggi l’86% sopra i 12 anni almeno una dose e l’81% è completamente vaccinata. A fine giugno meno di 1/3 della platea aveva completato il ciclo vaccinale. Negli ultimi 3 mesi e mezzo l'Italia ha vaccinato più della metà della popolazione con più di 12 anni. Uno sforzo straordinario per il quale dobbiamo essere grati al nostro Ssn a partire da medici e infermieri e all'immane opera logistica compiuta”. 
 
Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo questa mattina al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
 
"Ringrazio tutti coloro che hanno scelto di vaccinarsi, in particolare i giovani e giovanissimi, e chi ha deciso di farlo nelle scorse settimane dopo aver superato le proprie esitazioni. La curva epidemiologica è sotto controllo grazie al senso di responsabilità dei cittadini. Questo ci permette di mantenere aperte le scuole, le attività economiche e i luoghi della nostra società”. 
 
"Il Consiglio europeo confermerà anche l'impegno internazionale per fornire il vaccino a quei Paesi rimasti più indietro. L'Italia ha triplicato il proprio sforzo facendo passare da 15 a 45 milioni le dosi da destinare agli altri Paesi. Ad oggi sono stati assegnati più di 11 milioni di dosi al programma Covax. Al Consiglio, discuteremo inoltre dell'approccio europeo per affrontare e superare eventuali future pandemie. Al Global Health Summit dello scorso maggio abbiamo firmato la `Dichiarazione di Roma´, che ci impegna a migliorare la condivisione di dati e conoscenze a livello globale. Dobbiamo investire nella scienza e nella ricerca, che ci hanno permesso di avere vaccini efficaci e sicuri in pochi mesi".
 
"A settembre, la Commissione ha inaugurato Hera, l'autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. Il suo scopo è migliorare il coordinamento interno all'Unione sia nella preparazione che nella gestione di crisi future. Dobbiamo evitare il ripetersi dei pericolosi episodi di protezionismo sanitario a cui abbiamo assistito nei primi mesi della pandemia. Continueremo a lavorare per migliorare la risposta globale a future crisi sanitarie anche in tutte le sedi multilaterali appropriate", conclude Draghi.

20 ottobre 2021
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