Vaccini Covid. Ianaro (M5S): “Bene dichiarazione di Roma ma ora procedere a sospensione brevetti”
"La sospensione temporanea dei brevetti resta l’unica soluzione per raggiungere il target stabilito dall’Oms, cioè l’immunizzazione del 70% della popolazione mondiale entro la metà del 2022. Serve un ultimo, decisivo atto di coraggio da parte dei leader mondiali che mi auguro possa essere incoraggiato da questo manifesto che per ora non è che una manifestazione di intenti”, ha commentato la deputata della commissione Affari Sociali.
07 SET - “Il fatto che il
G20 Salute abbia riconosciuto l’immunizzazione estensiva al Covid-19 come un bene pubblico globale è sicuramente un passaggio importante di questo summit che mi auguro abbia risvolti concreti. Così come importante è l’impegno nella Dichiarazione di Roma volto ad aumentare e diversificare la capacità produttiva di vaccini globale, locale e regionale, sviluppando competenze per i Paesi a reddito medio-basso. Tuttavia, la sospensione temporanea dei brevetti resta l’unica soluzione per raggiungere il target stabilito dall’Oms, cioè l’immunizzazione del 70% della popolazione mondiale entro la metà del 2022. Serve un ultimo, decisivo atto di coraggio da parte dei leader mondiali che mi auguro possa essere incoraggiato da questo manifesto che per ora non è che una manifestazione di intenti”.
Così in una nota
Angela Ianaro, deputata del Movimento 5 stelle in commissione Affari sociali.
“È ormai evidente che se non garantiamo il vaccino a tutti, non usciremo mai dall’emergenza sanitaria e il virus continuerà a variare – aggiunge la deputata pentastellata -. Per questo dobbiamo fare in modo di garantire il vaccino anche nei Paesi più poveri, altrimenti creeremo incubatori di possibili mutazioni che inevitabilmente si diffonderanno anche negli altri Paesi. Le malattie infettive non conoscono confini: nessuno è al sicuro se non lo sono tutti”.
“I dati purtroppo parlano chiaro - conclude Ianaro -. Ai 50 Stati più poveri del mondo è stato assicurato finora non più del 4% delle dosi disponibili sul mercato. Una disparità inaccettabile che ha riflessi importanti non solo sulla salute ma anche sul Pil di Paesi che già vantano un reddito pro capite basso, come ha rilevato un’analisi del The Economist. Basta egoismo, il vaccino sia davvero un diritto per tutti”.
07 settembre 2021
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