Speranza: “Un Patto Paese per disegnare il futuro del Ssn”
Così il Ministro della Salute in un video messaggio trasmesso in occasione del Congresso della Società italiana di Pediatria. “La sfida delle prossime settimane dovrà vederci ragionare insieme, non basta un ministro, un presidente di Regione, un assessore regionale: abbiamo bisogno di tenere insieme le energie”.
26 MAG - “Abbiamo finalmente le condizioni per guardare con più fiducia al futuro e poi disegnare il Servizio sanitario nazionale del futuro e, in questo Servizio sanitario nazionale del futuro, credo che la parola chiave debba essere “prossimità”, cioè un servizio sanitario vicino ai problemi di ciascuno, vicino ai problemi delle persone. E dobbiamo far questo con grandissima attenzione, soprattutto, sui nostri territori oltre che sui nostri ospedali e dovremmo farlo con nuova consapevolezza”. A dirlo è il Ministro della Salute, Roberto Speranza in un video messaggio trasmesso in occasione del Congresso della Società italiana di Pediatria (Sip).
Per il Ministro occorre “lavorare nella direzione di un dialogo permanente tra tutti i soggetti dell’ambito salute. Penso agli ordini, alle professioni, penso, appunto, alle società scientifiche che devono avere un ruolo fondamentale, penso al ruolo della ricerca, delle università. Ecco, serve un grande patto paese, una capacità di tenere insieme i pezzi diversi e lavorare per costruire questo Servizio sanitario nazionale del futuro”.
Rispetto ai pediatri Speranza ha ricordato come “L’attenzione ai più piccoli, ai nostri figli, a chi è in una situazione di maggiore fragilità per l’età in cui è. Penso che nella costruzione del Servizio sanitario nazionale del futuro ci sia uno spazio enorme per la pediatria e per tutti i temi che ponete anche in questi giorni anche al centro della vostra riflessione”.
E ancora: “Siamo, infatti, in una fase molto significativa nella lotta contro il Covid. La campagna di vaccinazione ci ha fatto fare un salto in avanti decisivo e guardiamo con fiducia alle prossime settimane, pur mantenendo ancora un approccio di gradualità e di cautela. Dobbiamo, però, in questa fase guardare al dopo, a quello che il Covid ci ha insegnato, alla lezione drammatica degli ultimi mesi che ci resterà per sempre sulla pelle. Nel disegno, nella discussione, nella riflessione sulla sanità del futuro, in una fase che si sta di fatto già aprendo, penso che le materie di cui si occupa la vostra società scientifica siano particolarmente significative”.