Test salivari. Le nuove indicazioni del ministero della Salute: “Da usare quando non disponibili tamponi oro/nasofaringei”
La saliva può essere utilizzata come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei per l’identificazione di infezione da SARS-CoV-2 preferibilmente entro i primi cinque giorni dall'inizio dei sintomi. Ecco le indicazioni sul loro uso contenute nella circolare del ministero diramata oggi sul test molecolare e antigenico su saliva ad uso professionale per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2. LA CIRCOLARE.
14 MAG - Il campione di saliva può essere considerato un'opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei.
Lo sottolinea l’ultima circolare del ministero della Salute in tema di test diagnostici per la rilevazione del virus della Covid diramata oggi anche sulla base delle nuove evidenze scientifiche e le indicazioni pubblicate dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC).
Ecco le principali indicazioni per l’uso dei test salivari fornite dalla circolare che in ogni caso ribadisce che il test molecolare su campione nasofaringeo e orofaringeo rappresenta il “gold standard” internazionale per la diagnosi di COVID-19 in termini di sensibilità e specificità.
Testing di individui sintomatici
La saliva può essere utilizzata come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei per l’identificazione di infezione da SARS-CoV-2 preferibilmente entro i primi cinque giorni dall'inizio dei sintomi.
Screening di individui asintomatici
Il campione di saliva può essere considerato un'opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2 in individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti per motivi professionali o di altro tipo, per aumentare l'accettabilità di test ripetuti, in particolare:
- se vengono sottoposti a screening individui molto anziani o disabili,
- in caso di carenza di tamponi.
Testing nei bambini
I dati sull'uso della saliva in pazienti pediatrici sono limitati, anche se, data la semplificazione della tecnica di prelievo i test salivari possono rappresentare uno strumento utile per il monitoraggio e controllo dell’infezione da SARS CoV-2 in ambito scolastico. Alcuni studi pubblicati nel 2020 hanno rilevato sensibilità comprese tra il 53 e il 73%.
Note sull’utilizzo
Si evidenzia che l’utilizzo dei test salivari sopra menzionati va condotto in coerenza con la normativa sui Dispositivi medico-diagnostici in vitro, e che i soggetti preposti all’organizzazione di attività di screening devono garantire che la raccolta e le fasi successive avvengano secondo le indicazioni previste dal fabbricante.
Segnalazione di caso COVID-19 ai fini della sorveglianza
Ai fini della sorveglianza nazionale COVID-19 (sia per il flusso di casi individuali, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che per quello aggregato, coordinato dal Ministero della Salute) i test molecolari su campione salivare dovranno essere segnalati nel sistema di sorveglianza.
Obbligo di tracciabilità di tutti i test nei sistemi informativi regionali
Gli esiti dei test molecolari su campione salivare, anche se effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalle Regioni, devono essere inseriti nel sistema informativo regionale di riferimento.
14 maggio 2021
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